Jack London – Comportamento
Se riuscire a dimenticare è segno di sanità mentale, il ricordare senza posa è ossessione e follia.
Se riuscire a dimenticare è segno di sanità mentale, il ricordare senza posa è ossessione e follia.
Non so come spiegartelo, erano i tuoi occhi che avidamente fagocitavano la mia voce. Divenivo un loquace incapace. Eppure quel silenzio farneticava di noi.
Cerchiamo continuamente l’ebbrezza. Non vogliamo soffrire. Bene, voi sapete che c’è molto da imparare dalla sofferenza. Certo, io preferirei imparare e insegnare nella gioia; ma negare che nella sofferenza vi sia un certo valore è un errore enorme.
Non ho paura di dire ciò che penso e non mi fanno paura le reazioni…
Alzai lo sguardo al cielo, chiusi gli occhi, allargai le braccia e, in un insano raptus di libertà, abbracciai le nuvole.
Caro Guglielmo, ho tanto meditato sul desiderio degli uomini di allontanarsi, di fare nuove scoperte, di percorrere il mondo, poi un impulso segreto limita il loro cammino, li spinge sulla via tracciata dall’abitudine, ed essi non si curano più di quel che avviene a destra e a sinistra. […] Un vasto panorama dai contorni confusi ci sta dinanzi all’anima: i nostri sensi come i nostri sguardi si perdono in esso, e con tutto il nostro essere noi aspiriamo alla voluttà di provare un unico, grande, potente sentimento. E quando abbiamo corso, quando il laggiù è divenuto il qui, tutto è come prima, noi siamo nella nostra povertà, negli angusti confini che prima ci chiudevano, e l’anima sospira il sollievo che le sfugge.Così il più irrequieto vagabondo desidera infine la sua patria e trova nella sua capanna, nel seno della sua sposa, nella schiera dei suoi bambini, nel lavoro compiuto per loro, la gioia che invano ha cercato nel lontano mondo.
Quando ci rivolgiamo gli uni agli altri per un consiglio noi riduciamo il numero dei nostri nemici.