Jacques Derrida – Ipse dixit
Non c’è fuori-testo.
Non c’è fuori-testo.
…La sua bellezza esuberante e il suo sentire ingenuo agivano ognuno per conto proprio. Le pareva di essere una bambina inserita in un gioco di adulti, e che non le appartenesse. Ma il fisico prorompente urlava più forte della dolce ingenuità, recitava di una donna spregiudicata, opulenta, scandalosamente esuberante. Quanto forte era il contrasto tra quel corpo e il suo sentire. L’unica emozione fisica che conoscesse era quella strana tensione del ventre, palese denuncia di attrazione erotica, quando le piaceva qualcuno.
Ci pisciano in testa e ci dicono che piove!
Rinuncerei a tutti i miei diritti per un solo privilegio.
Tra odorose note di zagara e cipria avvolgo il cuore e lo chiudo nel cassetto dei ricordi…
Sono depresso: nessuno intercetta le mie telefonate.
Sono contraria all’aborto e ai matrimoni gay ma sono favorevole alla pena di morte e al diritto di portare armi.