Jacques Prévert – Frasi sulla Natura
Alle margherite hai dato un nome di donnaOppure alle donneHai dato un nome di fiore.È lo stesso.Contava solo che fosse belloE piacevole…Infine hai dato un nome sempliceAd ogni fiore semplice.
Alle margherite hai dato un nome di donnaOppure alle donneHai dato un nome di fiore.È lo stesso.Contava solo che fosse belloE piacevole…Infine hai dato un nome sempliceAd ogni fiore semplice.
Madre natura non produce né bruttezza né bellezza.È l’osmosi fra cuore e mente che le creano.
L’uomo è stato dotato della ragione e del potere di creare, così che egli potesse aggiungere del suo a quanto gli è stato donato. Ma finora egli non ha mai agito da creatore, ma soltanto da distruttore. Rade al suolo le foreste, prosciuga i fiumi, estingue la flora e la fauna selvatica, altera il clima e abbruttisce la terra ogni giorno di più.
Non si rispettano i luoghi se non si rispettano le persone. Nemmeno il suolo ha riguardo di chi cambia usando il corpo di altri. In fondo, tutto è legato da causa-effetto. Assimilare arbitrariamente qualcosa che la natura difende perché rispetta, si fa torto alle cose che si vogliono raggiungere, al mondo che sente i desideri. Perché muta quello che sta intorno… chi usa la vita di un altro per raggiungere orizzonti lontani, depreda la stessa terra ed il cielo, che mascherati, restano in silenzio finché quello che è troppo si sfoga da solo. Ed intanto cambia l’universo, per mutazioni inconcepibili, la rosa e il serpente si tengono per mano verso il precipizio di tutte le cose. Tant’è, fiducie malriposte, e ammirazioni sconcertate, ma non sono io la sfortunata. Ci si tappa le orecchie e si continua ad andare, in luoghi che non esistono se non nelle astrazioni di moralità vaghe che valgono a volte sì a volte no, di desideri barcollanti, che vorrebbero essere diversi per poter esistere, continuare a vivere, ma non possono mai divenire, i figli di una maschera. Non è essere, il mondo non riconosce lo straniero, l’alieno, che vuole dominarlo, divorare le stelle e lo spazio con lo spirito eccessivo aggiunto dalle mense, l’energia raddoppiata, e quindi bruciata, del cosmo. Ma già l’errore è cercare all’esterno quello che di per sé dovrebbero essere. La via più facile e sbrigativa di Cristo è usare lo spirito di altri, rapiti dai suoi, per raggiungere un proprio stato dell’essere, costruirsi, migliorarsi, diventare superiori e immortali. Con la vita di altri. Ma l’equazione della vita, e tutte le altre, danno i risultati secondo la realtà, non secondo quello che si vorrebbe, secondo quello che è giusto e non secondo il tornaconto. L’Architetto se ne è forse dimenticato? L’onestà da vita e speranze autentiche, l’odio cerca di cambiare i risultati, anche se è per amore dei figli, ma condanna se stesso e il suolo dove poggia i piedi al crollo, all’affondamento, non solo fisico.Quando dall’altro, precipiteranno addosso a Dio, o all’architetto, o al Padre, o chiunque ci sia, le stelle e le galassie, gli piomberanno sulla testa, l’unico rimpianto è non esserci a godersi lo spettacolo.
Di fronte allo splendore e maestosità della natura dovremmo solo tacere. Semplicemente perché è perfetta così, nessuno le hai mai dovuto insegnare niente, anzi è da essa che noi abbiamo imparato e capito tante cose.
Non mi fa paura nessun elemento della natura, ma quello che di umano c’è intorno.
Ogni mattina è un momento magico: il profumo di dolce, i suoni della natura che si desta, l’odore del erba bagnata; sono piccole sensazioni che dobbiamo imparare ad apprezzare, la vita non è fatta solo di grandi cose, il “grande” c’è anche nel quotidiano.