James Harold Wilson – Frasi Sagge
Sono un ottimista, ma un ottimista che indossa l’impermeabile.
Sono un ottimista, ma un ottimista che indossa l’impermeabile.
Non fidarti di tutti.
Il bene pubblico è la legge suprema.
“Ora”celebriamo la Vitarincorrendo nuovi:usi ~ riti ~ modellidinamiche mentaliCon nel Cuorela percezione della solitudinecome separazione.”Domani”celebriamo la Vitaestatici come alberibraccia rivolte al Cieloradici abbracciate alla Terramediatori coscienti nel dialogo fraCielo ~ Terra ~ CieloCon nel Cuorela percezione della solitudinecome Eterno Fluire.
Perché l’uomo è uomo e padrone del suo fato.
L’impossibile è il limite che traccia la mente, il forse è la finestra che socchiude il cuore e il possibile è la porta che spalanca l’anima.
Perché, o Dio, cerchi di far assassinare chi solo racconta il destino, e scrive quello che accade, giammai, credi, accade quello che scrive. Se non ti soddisfa la strada che si apre di fronte a te, nelle idee tuttavia chiare come un firmamento luminoso, torna sui tuoi passi, incentiva la giustizia, l’onestà, il diritto, l’imparzialità, trovali degni anche in te stesso e non fermarti nemmeno di fronte al tuo stesso sangue, sia pure il Cristo figlio di Davide, lo scuoiatore di Serpenti nel pozzo, nei cui occhi azzurri ti compiaci, non sostenere regole troppo inflessibili per poter resistere al vento del destino. Se io vedo quello che vedo, non incolpare i miei occhi. Se la mano dei tuoi figli è lorda di sangue innocente, non incolpare il sangue innocente. Se le parole sono troppo dure da sopportare, non uccidere quelli che le dicono, le confermeresti soltanto.
Non fidarti di tutti.
Il bene pubblico è la legge suprema.
“Ora”celebriamo la Vitarincorrendo nuovi:usi ~ riti ~ modellidinamiche mentaliCon nel Cuorela percezione della solitudinecome separazione.”Domani”celebriamo la Vitaestatici come alberibraccia rivolte al Cieloradici abbracciate alla Terramediatori coscienti nel dialogo fraCielo ~ Terra ~ CieloCon nel Cuorela percezione della solitudinecome Eterno Fluire.
Perché l’uomo è uomo e padrone del suo fato.
L’impossibile è il limite che traccia la mente, il forse è la finestra che socchiude il cuore e il possibile è la porta che spalanca l’anima.
Perché, o Dio, cerchi di far assassinare chi solo racconta il destino, e scrive quello che accade, giammai, credi, accade quello che scrive. Se non ti soddisfa la strada che si apre di fronte a te, nelle idee tuttavia chiare come un firmamento luminoso, torna sui tuoi passi, incentiva la giustizia, l’onestà, il diritto, l’imparzialità, trovali degni anche in te stesso e non fermarti nemmeno di fronte al tuo stesso sangue, sia pure il Cristo figlio di Davide, lo scuoiatore di Serpenti nel pozzo, nei cui occhi azzurri ti compiaci, non sostenere regole troppo inflessibili per poter resistere al vento del destino. Se io vedo quello che vedo, non incolpare i miei occhi. Se la mano dei tuoi figli è lorda di sangue innocente, non incolpare il sangue innocente. Se le parole sono troppo dure da sopportare, non uccidere quelli che le dicono, le confermeresti soltanto.
Non fidarti di tutti.
Il bene pubblico è la legge suprema.
“Ora”celebriamo la Vitarincorrendo nuovi:usi ~ riti ~ modellidinamiche mentaliCon nel Cuorela percezione della solitudinecome separazione.”Domani”celebriamo la Vitaestatici come alberibraccia rivolte al Cieloradici abbracciate alla Terramediatori coscienti nel dialogo fraCielo ~ Terra ~ CieloCon nel Cuorela percezione della solitudinecome Eterno Fluire.
Perché l’uomo è uomo e padrone del suo fato.
L’impossibile è il limite che traccia la mente, il forse è la finestra che socchiude il cuore e il possibile è la porta che spalanca l’anima.
Perché, o Dio, cerchi di far assassinare chi solo racconta il destino, e scrive quello che accade, giammai, credi, accade quello che scrive. Se non ti soddisfa la strada che si apre di fronte a te, nelle idee tuttavia chiare come un firmamento luminoso, torna sui tuoi passi, incentiva la giustizia, l’onestà, il diritto, l’imparzialità, trovali degni anche in te stesso e non fermarti nemmeno di fronte al tuo stesso sangue, sia pure il Cristo figlio di Davide, lo scuoiatore di Serpenti nel pozzo, nei cui occhi azzurri ti compiaci, non sostenere regole troppo inflessibili per poter resistere al vento del destino. Se io vedo quello che vedo, non incolpare i miei occhi. Se la mano dei tuoi figli è lorda di sangue innocente, non incolpare il sangue innocente. Se le parole sono troppo dure da sopportare, non uccidere quelli che le dicono, le confermeresti soltanto.