Jean Cocteau – Frasi d’Amore
Amare, dormire a occhi aperti, aspettare miracoli, questa fu l’unica mia politica.
Amare, dormire a occhi aperti, aspettare miracoli, questa fu l’unica mia politica.
Sei tu stessa a riflettermi, io mi vedo così poco. Senza di te non vedo che un deserto.
Nel largo vestito dell’amore infili il capo tu che eppure già possiedi la nudità della…
Non c’è ferita abbastanza profonda da costringere a sorvolare l’amore.
L’amore è un seme. Piantalo e poi prenditene cura ogni giorno. Inizialmente potresti non vedere i tuoi frutti, ma fai semplicemente ciò che devi fare. Potrebbe passare molto tempo perché il seme germogli, però sappi che una volta piantato, il seme germoglierà.
Ho innestato tra le voglie il fermo immagine del profumo d’un fiato, quello che mi si imprime dentro quando restiamo estatici, statici ad ascoltarci l’amore.La non parola sulla sensazione, la pelle sul contatto, gli odori tra i sapori.Diventi calco tre le coste perché io, convessa, possa incastrarmi come pezzo mancante dei tuoi respiri, ché se vengo meno è asfissia, se mi insinuo come piaga tra le carni, ancor prima, come coltello, cercarti in punta, sanguinarti, m’incuneo, pelle di pelle, sottocutanea tra le viscere, spasmo diaframmatico.Lascivia.Stremata, con il fianco sporgente ad attendere la mano, la curva dopo la vita che si distende e protende.Mi guardi il sonno?Custode della mia carne tra i silenzi di ciò che viene dopo.
Abbiamo sempre camminato su binari diversi. Ma prima o poi anche questi binari si sarebbero dovuti incontrare e se proprio tu non te ne fossi andato in quell’istante, ci sarebbe stata la collisione. La nostra collisione. Una collisione maledettamente perfetta.
Sei tu stessa a riflettermi, io mi vedo così poco. Senza di te non vedo che un deserto.
Nel largo vestito dell’amore infili il capo tu che eppure già possiedi la nudità della…
Non c’è ferita abbastanza profonda da costringere a sorvolare l’amore.
L’amore è un seme. Piantalo e poi prenditene cura ogni giorno. Inizialmente potresti non vedere i tuoi frutti, ma fai semplicemente ciò che devi fare. Potrebbe passare molto tempo perché il seme germogli, però sappi che una volta piantato, il seme germoglierà.
Ho innestato tra le voglie il fermo immagine del profumo d’un fiato, quello che mi si imprime dentro quando restiamo estatici, statici ad ascoltarci l’amore.La non parola sulla sensazione, la pelle sul contatto, gli odori tra i sapori.Diventi calco tre le coste perché io, convessa, possa incastrarmi come pezzo mancante dei tuoi respiri, ché se vengo meno è asfissia, se mi insinuo come piaga tra le carni, ancor prima, come coltello, cercarti in punta, sanguinarti, m’incuneo, pelle di pelle, sottocutanea tra le viscere, spasmo diaframmatico.Lascivia.Stremata, con il fianco sporgente ad attendere la mano, la curva dopo la vita che si distende e protende.Mi guardi il sonno?Custode della mia carne tra i silenzi di ciò che viene dopo.
Abbiamo sempre camminato su binari diversi. Ma prima o poi anche questi binari si sarebbero dovuti incontrare e se proprio tu non te ne fossi andato in quell’istante, ci sarebbe stata la collisione. La nostra collisione. Una collisione maledettamente perfetta.
Sei tu stessa a riflettermi, io mi vedo così poco. Senza di te non vedo che un deserto.
Nel largo vestito dell’amore infili il capo tu che eppure già possiedi la nudità della…
Non c’è ferita abbastanza profonda da costringere a sorvolare l’amore.
L’amore è un seme. Piantalo e poi prenditene cura ogni giorno. Inizialmente potresti non vedere i tuoi frutti, ma fai semplicemente ciò che devi fare. Potrebbe passare molto tempo perché il seme germogli, però sappi che una volta piantato, il seme germoglierà.
Ho innestato tra le voglie il fermo immagine del profumo d’un fiato, quello che mi si imprime dentro quando restiamo estatici, statici ad ascoltarci l’amore.La non parola sulla sensazione, la pelle sul contatto, gli odori tra i sapori.Diventi calco tre le coste perché io, convessa, possa incastrarmi come pezzo mancante dei tuoi respiri, ché se vengo meno è asfissia, se mi insinuo come piaga tra le carni, ancor prima, come coltello, cercarti in punta, sanguinarti, m’incuneo, pelle di pelle, sottocutanea tra le viscere, spasmo diaframmatico.Lascivia.Stremata, con il fianco sporgente ad attendere la mano, la curva dopo la vita che si distende e protende.Mi guardi il sonno?Custode della mia carne tra i silenzi di ciò che viene dopo.
Abbiamo sempre camminato su binari diversi. Ma prima o poi anche questi binari si sarebbero dovuti incontrare e se proprio tu non te ne fossi andato in quell’istante, ci sarebbe stata la collisione. La nostra collisione. Una collisione maledettamente perfetta.