Jean-Guy Paradis – Religione
Sull’esempio di Gesù, dobbiamo equilibrare attività e deserto, missione e preghiera.
Sull’esempio di Gesù, dobbiamo equilibrare attività e deserto, missione e preghiera.
Il Padre da la vita della “sua” creazione per il Sole suo figlio, maschera impazzita nel desiderio di dominio, nel suo divenire. Estingue le stelle verso il nulla senza altre creazioni, termine di ogni musica… forse, perché era il figlio che amava più di tutti, e nel momento dell’estremo addio nel corso di età lunghe millenni e guerre senza fine, se ne è accorto.
Dio, quello cristiano, sta alla bontà come Hitler sta agli ebrei.
Vi sono due tipi di spiegazione del mondo: Quella fornita dalla religione e dal mito e quella proposta dalla scienza; Le varie religioni si fanno portatrici di una verità globale, eterna e completa, che riguarda tanto la Natura quanto l’uomo.La scienza tuttavia offre uno scenario parziale, provvisorio, nel quale l’uomo è solo un elemento della Natura di cui è il prodotto.
Credo che ognuno di noi nella vita incontri il Divino, collegandosi alla parte più profonda della sua anima. E la percezione di ciò che metafisicamente ci sfugge e ci sovrasta è molto soggettiva e dipende molto dalla sensibilità di ciascuno di noi. Rispetto le persone religiose, ma le religioni come fede organizzata non mi convincono affatto: i rituali per tutti, le icone per tutti, i santuari per tutti, i precetti per tutti, i dogmi per tutti nulla hanno a che fare con Dio. Dio è nei recessi della nostra anima, e stabiliamo con Lui un rapporto profondo ed esclusivo che non si può condividere con nessuno e in nessun rito. Dunque il fatto che io non abbia una religione non significa che io non abbia un Dio.
Non chiamare gli dei a testimoni dei tuoi giuramenti, ma cerca di rendere te stesso degno di fede.
Per l’uomo veramente religioso niente è peccato.