Jean Jacques Rousseau – Medicina e salute
I medici se guariscono i corpi, uccidono il coraggio.
I medici se guariscono i corpi, uccidono il coraggio.
Per anni ho creduto che la mia tosse da fumatore avrebbe finito con l’uccidermi. Ora mi rendo conto che probabilmente mi ha salvato la vita.
La sola abitudine che si deve lasciar prendere al bambino è di non prenderne nessuna.
I medici olandesi hanno eliminato i malati che lo chiedevano, i disabili che lo chiedevano e, da ultimi, i nuovi nati che non lo hanno mai chiesto. Se si apre a questa cultura non c’è più modo di fermarsi. Quando iniziarono a uccidere i pazienti depressi ma non fisicamente malati dissero che solo i coscienti con un desiderio “razionale” di morire ne avrebbero “beneficiato”. Poi, quando iniziarono a uccidere i disabili, come i malati di Alzheimer, cantarono sommessamente: solo i pazienti che lo avrebbero chiesto. Poi sono passati ai bambini. Anche senza il consenso dei genitori. È l’implacabile forza di gravità degli abissi.
I dottori per guarirvi hanno bisogno di poco: pur che vi possano proibire qualcosa tutto va a posto. L’astuzia sta nel farsi proibire soltanto le cose cui si tiene di meno.
Per scrivere una buona lettera d’amore, bisogna iniziare senza sapere che cosa si vuole dire e finire senza sapere che cosa si è scritto.
È stato ieri dopo l’ennesimo ciclo di chemioterapia mentre vomitavo l’anima piegata in due con la faccia nel cesso, che ho capito che i ragazzini di oggi non hanno capito un cazzo della vita, loro fanno di tutto per distruggersi la vita, si ubriacano, per poi ritrovarsi in condizioni pietose, perché credono che così facendo si divertono ma non è così, questo non è divertimento ma è autodistruzione, dovrebbero passare una giornata nella corsia d’ospedale reparto oncologia, forse, capirebbero il senso della vita.