Jean-Paul Malfatti – Frasi d’Amore
Senza la mia altra metà, non mi rimarrebbe altro che morire pian piano nella quiete di un’improvvisa ed invadente solitudine.
Senza la mia altra metà, non mi rimarrebbe altro che morire pian piano nella quiete di un’improvvisa ed invadente solitudine.
E così, ti regalerò solo tre rose: una rossa, a simboleggiare il nostro vero amore;…
Il mito mongolo della creazione del mondo racconta:Apparve un cane selvatico azzurro e grigioil cui destino era imposto dal Cielo.Aveva per compagna una capriola.Così comincia un’altra storia d’amore. Il cane selvatico con il suo coraggio e la sua forza; la capriola con la sua dolcezza, il suo intuito e la sua eleganza. Il cacciatore e la preda si incontrano e si amano. Secondo le leggi della natura uno dovrebbe distruggere l’altra – ma nell’amore non esistono nè bene nè male, non c’è costruzione e nemmeno distruzione: ci sono solo movimenti. E l’amore cambia le leggi della natura.Nelle steppe da cui provengo, il cane selvatico è un animale femminile. Sensibile, abile nella caccia perchè ha sviluppato il proprio istinto ma, nel contempo, timido. Non usa la forza bruta, bensì la strategia. Coraggioso e cauto, ma rapido. Nel volgere di un attimo, passa da uno stato di rilassamento totale alla tensione che gli serve per ghermire la sua preda.La capriola possiede gli attributi maschili: la velocità, la comprensione del territorio. La capriola e il cane si muovono nei rispettivi universi simbolici. Sono due realtà impossibili che, quando si incontrano, superano le rispettive nature e barriere, e rendono possibile anche il mondo. Questo è il mito mongolo: dalle nature diverse nasce l’amore. Nella contraddizione, esso acquista forza.Nel confronto e nella trasformazione, si preserva.
Quando piangi troppo, ti scoppia la testa. Questo è solo il segno che la tua mente ha sofferto tanto ma mai abbastanza per paragonarsi al cuore.
Non amare chi ti odia ma ama la persona che ti invoglia ad amare.
A volte l’amore ha i germi dell’eternità, ma spesso incontra parassiti dell’indifferenza o della superficialità…
Diversa.Mi guardo allo specchio e non vedo me stessa, se chiudo gli occhi riesco ad immaginarmi. Il mio profumo mi sembra di un’altro e le mie mani sconosciute violano il corpo che non è il mio. Vorrei spogliarmi della mia pelle come un vestito di carnevale, avvolgermi in teli di seta come un bruco che si prepara alla metamorfosi e aspetta impaziente la nascita di una nuova vita. Volare con ali larghe e colorate fra i fiori e confondermi tra i profumi, volteggiare come una ballerina e restare impressa negli occhi della gente, mentre tutto il mondo non cambia. Io cambio il mio desiderare nell’essere desiderata e derisa perché per esso resterò per sempre un bruco travestito da farfalla.