Jean-Paul Malfatti – Omosessualità
Mi fa piacere sapere che anche Dio è solito leggere le mie frasi e che le detta, in parole sussurrate, all’orecchio di chi ne ha bisogno.
Mi fa piacere sapere che anche Dio è solito leggere le mie frasi e che le detta, in parole sussurrate, all’orecchio di chi ne ha bisogno.
Religione imposta; prigionia nascosta.
La vita non è un gioco di Cartoon Network e noi non siamo la iena maculata Hardy Har Har, e dunque ciò che ci serve per fare quel passo verso i cambiamenti che desideriamo, dentro e fuori di noi, sono meno lamentele da teatro e più maniche rimboccate.
Mia madre era vedova e io sono gay, ma conosco molti altri figli di madri vedove che nonostante la mancanza del padre non lo sono diventati. Del resto, io sono convinto che per un bambino quasi tutto è meglio di un orfanotrofio. Né si può inseguire l’equilibrio familiare perfetto. È sufficiente che gli adottanti siano normalmente civili, non siano dei sadici che fanno a fette le creature, che abbiano un reddito per mantenerle, senza necessariamente dover essere un Agnelli.
Ogni tanto mi viene voglia di provare ad essere così ignorante e pilotato come coloro che mi ritengono tale, solo per esser in grado di dargli la risposta che meritano. Ci provo e riprovo, ma non ce la faccio mai.
Chi la paura non la conosce rischia di morire di coraggio.
Se noi gay passeremo a combattere l’omofobia in modo così fanatico e terroristico, finiremo prima o poi per cadere e morire sulla sabbia della spiaggia dei nostri sogni, abbracciati alla bandiera dell’eterofobia.