Jean-Paul Malfatti – Stati d’Animo
A volte la sincerità è scomoda e sgradevole… ma spesso ci toglie d’impaccio da situazioni che altrimenti diventerebbero ancora più scomode e sgradevoli della sincerità in sé!
A volte la sincerità è scomoda e sgradevole… ma spesso ci toglie d’impaccio da situazioni che altrimenti diventerebbero ancora più scomode e sgradevoli della sincerità in sé!
Vorrei anche io una stanza tutto per me, non chiedo un appartamento sarebbe troppo. Vorrei semplicemente una stanza delle mure che trattengono i miei pensieri, delle finestre che invitano un po di luce poca quella giusta per osservare leggere e poter veder le lettere per scrivere, una sedia per sonnecchiare ogni tanto devo pur far una pausa dal sognare, uno spazio dove nessuno mi può le grida ascoltare nessuno può origliare, una camera dove solo io decido chi può entrare. Sarà la mia camera oscura terrò lì tutte le mie produzioni le più segrete preziose e avvolte scandalose. Vorrei lì il mio mondo intrappolato dove nessuno si può permettere di giudicare.
Quando mi sento più debole, è allora che sono più forte.
Mi piacciono i piccoli angoli del mondo, dove ancora batte forte il cuore. Amo le persone che lasciano dentro il loro respiro. Amo quelle persone che chiedono il permesso prima di entrare, non gli invadenti. Amo la carezza, la tenerezza, la sensibilità in un gesto semplice; amo la tua vita, anche se tu non occupi la mia. Amo la via di un cammino che conduce al cuore, amo aspettare più dello stesso arrivo, amo in silenzio. Mi piacciono le persone che parlano e mutano quelle parole in gesta. Amo chi vive in quell’angolo di eterno chiamata anima, lì, in quel piccolo posto, sono custodite quelle bellezze che mai se ne andranno, perché l’anima è il giaciglio dell’eterno bene.
M’adorno di sole, m’inebrio d’azzurro in questo settembre al gusto di salsedine e mosto.
Reggo così bene il peso delle mie infelicità che non potrò mai essere una vera infelice.
Voliamo, fluttuando maestosamente nell’aria, ascoltando il vento e il silenzio, nella luce del primo mattino. Chi potrebbe volere di più?