Jean-Paul Sartre – Frasi Sagge
Non voglio essere letto perché Nobel, ma solo se il mio lavoro lo merita. E poi, chi è quel tribunale per giudicare la mia opera?
Non voglio essere letto perché Nobel, ma solo se il mio lavoro lo merita. E poi, chi è quel tribunale per giudicare la mia opera?
Paghiamo sempre care le nostre scelte quando le facciamo!
L’orgoglio è qualcosa di senza senso, senza motivo. Senza giustificazione. È uno spaventapasseri che si guarda i piedi mentre spostano la polvere di tutto ciò che ha dilaniato. Un fungo che non sa vivere da solo e che quindi s’impossessa delle persone fragili comprandole a basso prezzo dopo averle svalutate e ridotte a merce di scambio.
Non permettere mai a nessuno di oscurare la tua anima, di ferire il tuo cuore, si tratta di te, di quello che sei. Non c’è peggiore cattiveria che un essere vivente possa commettere.
Si perde molto tempo a lamentarsi, si giunge alla noia, si cercano inutili credenze per continuare a vivere. Ma perché invece di stare qui a galla non ci tuffiamo tutti in queste onde meravigliose? Ci faranno pur affogare, ma a volte lo spettacolo a cui siamo di fronte, non supera tutto il resto?
Razionale o sognatore. Il dilemma. Duro o fragile. Nessuno si guarda allo specchio, però, e ammette quanto sia razionale il desiderio di far avverare un sogno. E nessuno ammette quanto sia fragile la sua durezza. O solo luce, o solo ombre. Ma il mondo è bello per il contrasto. Solo questo dà enorme completezza.
Se si agisce con rigida insistenza si avrà come risultato una perfetta sterilità. Come si potrà allora proseguire nel nobile intento di migliorare? È giusto essere perseveranti, ma pur sempre malleabili nei propri atteggiamenti verso l’esterno.