Jean-Paul Sartre – Vita
Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.
Non facciamo quello che vogliamo e tuttavia siamo responsabili di quel che siamo.
Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose prodotte da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto.
Sai cosa c’è!? C’è che la vita a volte è una merda. C’è che lei non sta mai dalla tua parte. C’è che in un modo o nell’altro ti punta sempre contro o almeno ci prova. C’è che le persone feriscono e tradiscono senza pensarci un attimo, con una tale leggerezza da lasciarti senza parole e con l’amaro in bocca. C’è che si dimenticano in fretta di te e del bene ricevuto. E sai una cosa!? Si deve imparare a non darsi pene che non meritiamo per chi non si preoccupa del male che ci sta facendo. Si deve imparare che un “vaffanculo” ogni tanto aiuta a stare meglio, a tirare di nuovo fuori quel sorriso e quella grinta che era venuta a mancare!
Dove l’orgoglio vince, il cuore perde.
Le panchine custodiscono sogni e speranze, ascoltano segreti che mai si confesserebbero ad altri, accolgono e ospitano tutte le persone che si fermano presso di loro, sono romantico rifugio per gli innamorati, sono allegro ritrovo per bambini e adolescenti, sono confortevoli sedute per gli anziani.
La felicità è già dentro di noi. Solo riuscendo a guardarci dentro e a crederci potremo farla uscire e godere dei bei momenti che essa può donarci.
La vita è come una vite piena di pigne d’uva, ci offrirà i suoi frutti solo dopo averci visto sudare nella sua vigna, altrimenti i suoi cancelli resteranno serrati al nostro passo.