Jean Porta – Matrimonio
I miei due matrimoni sono stati due tragedie la prima se ne è andata dopo un anno, la seconda è restata.
I miei due matrimoni sono stati due tragedie la prima se ne è andata dopo un anno, la seconda è restata.
Lega di più il vincolo del matrimonio o una convivenza? Nella convivenza c’è forse uno stimolo in più per non far spegnere la fiamma della passione e dell’amore? Forse lo stimolo che in fin dei conti si è liberi?
Non puoi restare sposato in una situazione in cui hai paura di addormentarti per l’eventualità che tua moglie ti tagli la gola.
L’unico vero ingrediente che contribuisce alla salvezza del matrimonio è la sopportazione!
Matrimonio: un patto scellerato tra noi e il destino. Giuriamo il falso, consapevoli che nessuno sa cosa avverrà domani. Firmiamo un contratto, come se un pezzo di carta fosse la verità assoluta e incontrovertibile. Nulla di più falso, l’amore non ha bisogno di consensi altrui, l’amore basta a se stesso, è qualcosa che appartiene e riguarda solo gli innamorati, non si svende per un servizio di piatti, due pentole e una bustarella, non ha bisogno dell’approvazione di parenti e amici falsamente compiaciuti. “Bello l’abito della sposa!” “Si ma lui poteva mettere un abito diverso!” “Elegante lo sposo!” “Si ma la sposa! Poteva trovare di meglio!” L’amore vero, non cambia il nome, non annulla il cognome. L’amore cammina a fianco agli innamorati, non in testa.
Qualche nube nel matrimonio ci deve essere: la tua sarà quella di un amore troppo grande. Succede che possa anche dare noia un amore troppo grande…
Il concubinato, anche quello, è stato corrotto: dal matrimonio.