Jean Starobinski – Libri
La parola è per metà di colui che la parla.
La parola è per metà di colui che la parla.
Come ho fatto ad intuire che tra quelle pagine ci fosse una storia che mi appartiene!? Sarà che i libri hanno la capacità di scovarti come un cecchino.
Mi sentivo una luna solitaria, dopo che il mio pianeta era stato distrutto e sbriciolato da un cataclisma, che si ostinava a orbitare attorno a uno spazio vuoto facendosi beffe della gravità.
Alla fine sono passati due anni, ma ancora la cerco e ci penso. Cosa mi manca di lei? Mi manca soprattutto il futuro. Nel senso che mi mancano tutte le cose che ancora non so e che vorrei scoprire con lei. Mi manca tutto ciò che avremmo potuto vivere insieme.
Alla fine sei venuto. Sapevo che saresti venuto.
Una volta che abbiamo gli elementi base per sopravvivere, un tetto e del cibo, passiamo il resto del tempo a desiderare di sentirci amati.
La mia gola era il letto riarso di un fiume pietroso. Il mio cuore era un macigno pulsante che mi trascinava verso l’abisso della mia eresia. Le mie gambe si piegavano e subito divennero preda della corsa, che mi trascinò via, lontano.