Joanne Kathleen Rowling – Libri
[…] Ma da quel momento Hermione Granger divenne loro amica. È impossibile condividere certe avventure senza finire col fare amicizia, e mettere ko un mostro di montagna alto quattro metri è fra quelle.
[…] Ma da quel momento Hermione Granger divenne loro amica. È impossibile condividere certe avventure senza finire col fare amicizia, e mettere ko un mostro di montagna alto quattro metri è fra quelle.
L’uomo che è mosso dall’aspirazione etica è al contempo soggetto e oggetto della propria aspirazione, l’opera in infinito divenire di cui egli stesso è l’artefice. Proprio per questo la forma di vita dell’uomo etico possiede un carattere peculiare. La sua vita ha perduto ogni ingenuità e, pertanto, l’originaria bellezza di una crescita organica naturale – per averne in cambio la più elevata bellezza piena d’animo, quella della lotta etica per la chiarezza, la verità, la giustizia, facendo scaturire la bellezza dai beni autentici dell’uomo, che ne è divenuta la “seconda natura”.
Lei domanda se i suoi versi siano buoni. Lo domanda a me. Prima lo ha domandato ad altri. Li invia alle riviste. Li confronta con altre poesie, e si allarma se certe redazioni rifiutano le sue prove. Ora, poiché mi ha autorizzato a consigliarla, le chiedo di rinunciare a tutto questo. Lei guarda all’esterno, ed è appunto questo che ora non dovrebbe fare. Nessuno può darle consiglio o aiuto, nessuno. Non v’è che un mezzo. Guardi dentro di sé. Si interroghi sul motivo che le intima di scrivere; verifichi se esso protenda le radici nel punto più profondo del suo cuore, confessi a se stesso: morirebbe, se le fosse negato di scrivere? Frughi dentro di sé alla ricerca di una profonda risposta. E se sarà di assenso, se lei potrà affrontare con un forte e semplice «io devo» questa grave domanda, allora costruisca la sua vita secondo questa necessità. La sua vita, fin dentro la sua ora più indifferente e misera, deve farsi insegna e testimone di questa urgenza. Allora si avvicini alla natura. Allora cerchi, come un primo uomo, di dire ciò che vede e vive e ama e perde.(da “Lettera a Franz Xaver Kappus del 17 febbraio 1903”)
Per me i veri angeli sono le persone che in certi momenti compaiono all’improvviso a dare luce alla vita.
La consapevolezza aveva fatto breccia e scorreva come acido nelle mie vene.
Un ingegno smisurato è per l’uomo il tesoro più grato.
Ho un amore che mi prende stomaco, reni, intestino e fegato. Ho qualcosa che brucia e che consuma.