Johann Wolfgang Goethe – Arte
Chiamo classico quel che è sano, romantico quel che è malato.
Chiamo classico quel che è sano, romantico quel che è malato.
L’Arte è il progresso del martirio dell’Io.
Scrivere di vite semplici, presentare i successi di un personaggio che cade e si rialza convinto di poter dar tutto è molto più facile di quanto si pensi. Le mie storie non sono così, voglio parlare di anime perse in sé stesse che lottano e cadono mille volte per una sola vittoria; vivere la loro solitudine come se fosse la mia, sentire l’assenza dell’amore che vorrebbero ricevere, reggere ai fallimenti che in realtà sono un po’ anche i miei; accettare le loro debolezze senza riuscirci fino in fondo. Ed è in questa forte empatia che riconosco ogni giorno il fascino disarmante della scrittura. L’entrare a far parte di mille mondi vivendone fisicamente uno soltanto.
Osservando attentamente un fiore nei suoi particolari, restiamo stupiti dalle forme, dai colori dalle sfumature. Un pittore non potrebbe inventare niente di simile.
Dalla sofferenza nasce la Creatività.
La danza è l’equilibrio della grazia del corpo che canta il suo assolo alla vita.
Chi lascia le proprie impronte attraverso le sue opere, vivrà in eterno.