Johann Wolfgang Goethe – Frasi Sagge
Che cos’è mai la saggezza degli uomini, quando essi non danno ascolto alla volontà di quelli lassù?
Che cos’è mai la saggezza degli uomini, quando essi non danno ascolto alla volontà di quelli lassù?
Le donne ci dicono che siamo dei fiori. Mica scherzano… poi ci piantano!
Al termine di ogni giornata dovremmo tutti fare un piccolo esame di coscienza. Dovremmo chiederci: ho fatto qualcosa di concreto per il prossimo? Sono certo che sia stato utile al prossimo? L’ho fatto perché avevo un secondo fine? Se ai primi due quesiti avremo risposto di si, e no al terzo, forse la giornata sarà stata proficua.
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro che nn potrai cancellare.
Impara ad amare te stesso più di quanto puoi amare il tuo prossimo. Solo amando te stesso potrai amare anche gli altri: trasmettendo gli influssi positivi della tua serenità interiore, farai loro solo del bene.
“Ma se vi accontentate perfino in quello che desiderate, sognate, sperate per l’anno nuovo ditemi voi dove andremo a finire! Leggo pensieri che iniziano con” io non voglio tanto “oppure” il giusto, non chiedo di più “… oppure il mio preferito.” Quello che Dio vuole darmi. “Ma puntate alto! Perché si fa sempre ora a salire ancora di più! Le nuvole altro non sono che la selezione all’ingresso nel mondo di chi ha voglia di lasciare il segno, di chi nel cielo non vede un limite ma un trampolino di lancio, di chi si appiglia alle stelle, ed è solo l’inizio”
Il tesoro della memoria è alimentato da una matematica “spezzata”, perché il suo ammontare è dato da coloro che si sono separati da noi, che abbiamo perduto.
Le donne ci dicono che siamo dei fiori. Mica scherzano… poi ci piantano!
Al termine di ogni giornata dovremmo tutti fare un piccolo esame di coscienza. Dovremmo chiederci: ho fatto qualcosa di concreto per il prossimo? Sono certo che sia stato utile al prossimo? L’ho fatto perché avevo un secondo fine? Se ai primi due quesiti avremo risposto di si, e no al terzo, forse la giornata sarà stata proficua.
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro che nn potrai cancellare.
Impara ad amare te stesso più di quanto puoi amare il tuo prossimo. Solo amando te stesso potrai amare anche gli altri: trasmettendo gli influssi positivi della tua serenità interiore, farai loro solo del bene.
“Ma se vi accontentate perfino in quello che desiderate, sognate, sperate per l’anno nuovo ditemi voi dove andremo a finire! Leggo pensieri che iniziano con” io non voglio tanto “oppure” il giusto, non chiedo di più “… oppure il mio preferito.” Quello che Dio vuole darmi. “Ma puntate alto! Perché si fa sempre ora a salire ancora di più! Le nuvole altro non sono che la selezione all’ingresso nel mondo di chi ha voglia di lasciare il segno, di chi nel cielo non vede un limite ma un trampolino di lancio, di chi si appiglia alle stelle, ed è solo l’inizio”
Il tesoro della memoria è alimentato da una matematica “spezzata”, perché il suo ammontare è dato da coloro che si sono separati da noi, che abbiamo perduto.
Le donne ci dicono che siamo dei fiori. Mica scherzano… poi ci piantano!
Al termine di ogni giornata dovremmo tutti fare un piccolo esame di coscienza. Dovremmo chiederci: ho fatto qualcosa di concreto per il prossimo? Sono certo che sia stato utile al prossimo? L’ho fatto perché avevo un secondo fine? Se ai primi due quesiti avremo risposto di si, e no al terzo, forse la giornata sarà stata proficua.
Ci sarà sempre il tuo passato nel futuro che nn potrai cancellare.
Impara ad amare te stesso più di quanto puoi amare il tuo prossimo. Solo amando te stesso potrai amare anche gli altri: trasmettendo gli influssi positivi della tua serenità interiore, farai loro solo del bene.
“Ma se vi accontentate perfino in quello che desiderate, sognate, sperate per l’anno nuovo ditemi voi dove andremo a finire! Leggo pensieri che iniziano con” io non voglio tanto “oppure” il giusto, non chiedo di più “… oppure il mio preferito.” Quello che Dio vuole darmi. “Ma puntate alto! Perché si fa sempre ora a salire ancora di più! Le nuvole altro non sono che la selezione all’ingresso nel mondo di chi ha voglia di lasciare il segno, di chi nel cielo non vede un limite ma un trampolino di lancio, di chi si appiglia alle stelle, ed è solo l’inizio”
Il tesoro della memoria è alimentato da una matematica “spezzata”, perché il suo ammontare è dato da coloro che si sono separati da noi, che abbiamo perduto.