Johann Wolfgang Goethe – Società
Nessuno vorrebbe parlare molto nella società se sapesse quanto spesso non riesce a capire gli altri.
Nessuno vorrebbe parlare molto nella società se sapesse quanto spesso non riesce a capire gli altri.
Durezza e dolcezza equamente miscelate producono l’equilibrio perfetto nei processi di chiarificazione delle situazioni.
C’è un ebreo ad Amsterdam che è stato espulso dagli altri ebrei poiché non riconosce alcun altro maestro a parte la luce.
L’ignoranza tracanna qualsiasi porcheria le si offra e spesso ingoia veleno, pensando di mandar giù nettare e ambrosia. L’intelligenza, no: fiuta, indaga, dubita, mescola, assaggia e confronta. E poi si oppone, ribatte, contesta, smentisce e lotta. È per questo che il Potere edifica la sua torre di Babele nel silenzio più assoluto, innalzandola con le pietre dell’ignoranza.
Ci sono persone che si soffermano sui difetti dei loro amici. Non serve. Io ho sempre rivolto la mia attenzione ai meriti dei miei avversari e ne ho tratto profitto.
Lavorare nel mondo dello spettacolo in Italia negli anni novanta, e non avere rapporti con Berlusconi, è facile come lavorare al controllo delle nascite a Nazareth negli anni zero e non avere rapporti con Erode.
Molta gente ha imparato a fottere, io invece ho imparato a fottermene.