Johann Wolfgang Goethe – Stati d’Animo
Non esiste una persona che sia più schiava di colui che si sente libero senza esserlo.
Non esiste una persona che sia più schiava di colui che si sente libero senza esserlo.
E finisce tutto cosi, come mai avresti immaginato! Ma sai di aver fatto tutto il possibile e di non avere rimpianti.
Io vivo a modo mio sicuramente, ma non pretendo che gli altri facciano altrettanto. Quindi vivi il tuo e lasciami vivere il mio.
Ci sono persone che portiamo nel cuore anche se vorremmo farne a meno.
Penso che la gente, quella gente, l’umanità che per me è stata sempre difficile, quella gente alla fine stia vincendo. Penso che il problema grosso sia che per loro sia tutto quanto una replica. Nessuna freschezza. Non un minimo prodigio. Semplicemente, continuano a macinarmi. Se un giorno vedessi anche una sola persona che fa o dice qualcosa di insolito, mi aiuterebbe a tirare avanti. Invece sono stantii, grigi. Non c’è slancio. Occhi, orecchie, gambe, voci ma niente. Rinchiusi dentro se stessi, si prendono in giro, fingendo di essere vivi.
Ci si rende conto che si inizia ad invecchiare, quando per troppe volte ci si sente dare del lei.
È giunta la sera e guardo conmeraviglia il tramontoIl sole calando lentamentebacia l’orizzonte e guardandoil cielo le nuvole si tingono dirosso, come le gote di unaragazza a cui si è fatta unadomanda impertinente.Ormai è buio è guardo ilmare, tante piccole lucinesi riflettono nell’acquache ondeggiando dannol’effetto delle lamparesulle barche di notte,guida per i pescatori cheusciti a largo sanno beneche a volte il mare tradisce manon possono fare a meno diandarci, è un richiamo atavicoe sempre vivo.Mi sembra di sentire il suo odoreè il sale che mi riporta alla giovinezzaperduta ascoltando la risacca, uncanto melodico che risvegliapassioni sopite di un tempo lontano.Ora con la mente sono lì, e milascio cullare da questo dolcepensiero.