Johann Wolfgang Goethe – Stati d’Animo
Non esiste una persona che sia più schiava di colui che si sente libero senza esserlo.
Non esiste una persona che sia più schiava di colui che si sente libero senza esserlo.
Dovremmo smetterla di continuare a pensare a noi stessi, a quello che è giusto o meno per noi. Dovremmo smetterla di crearci paesaggi immaginari che ci rendono più pilastri gelidi che carne ed ossa. Dovremmo smetterla di guardare tra gli occhi degli altri per capire come leggere i nostri. Dovremmo smetterla di sentirci vivi in un mondo di morti. Dovremmo smetterla di cercare cose inutili che non migliorerebbero ne il nostro mondo e ne quello degli altri. Dovremmo ogni tanti prenderci una pausa dai nostri pensieri, quelli che ti consumano le ossa e il cervello, questo è il prezzo per sentirci liberi? Poi, lo saremo davvero un giorno o stiamo facendo tutto per niente, per tornare a posare sui vecchi pezzi di pietra?
I passi del cuore sono sempre lenti per non affaticare l’anima nella sua infinita fragilità.
Basta un niente per trasformare tutto quello che hai dentro in una bomba che non aspettava che quell’attimo per esplodere.
Mi cercano sotto le vesti ma loro non sanno che la donna che vivo sta sopra la pelle, fuori dalle ossa e trema. Trema sempre. Sempre.
Sentire un profondissimo mare nel cuore scorre si insinua nelle anse e si moltiplica. Non si resiste non si placa questo senso di solitudine questa voglia di pace che bagna la ossa. Un bacio può’ essere un placebo o guarire quando guardi le stelle. Sciocchi pensieri solo strade di montagna polverose che spaccano la campagna e il mio cuore. Voglio essere un girasole rivolto alla luna il sole ormai mi ferisce.
In questo tiro alla fune chiamato orgoglio prima o poi qualcuno cederà.