Johann Wolfgang Goethe – Verità e Menzogna
Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo.
Nessuno è più schiavo di colui che si ritiene libero senza esserlo.
Ci si deve arrendere alla verità, anche quando fa male, anche quando sentiamo sotto pelle il tradimento, anche mentre muore un pezzo di noi, anche se quello che vediamo e sentiamo non lo avremmo mai voluto vedere né sentire, perché la verità si racconta nel tempo a prescindere. Lo fa da sé, con i gesti e con le parole. La verità non è mai un sentito dire ma un “è”.
“La vedrò!” Esclamo ogni mattina quando mi sveglio e mi volgo allegro verso la bellezza…
Perché è così che ti frega, la vita. Ti piglia quando hai ancora l’anima addormentata e ti semina dentro un’immagine, o un odore, o un suono che poi non te lo togli più. E quella lì era la felicità. Lo scopri dopo, quand’è troppo tardi. E già sei, per sempre, un esule: a migliaia di chilometri da quell’immagine, da quel suono, da quell’odore. Alla deriva.
Se per dire una verità hai bisogno di offendere, non stai dicendo la verità.
Il punto “g” è come il sacro graal: tutti ne parlano tutti vorrebbero trovarlo ma nessuno lo cerca veramente.
Quando non ti riconosci in alcuna etichetta, è tempo di crearne una nuova.