Johann Wolfgang Goethe – Vita
Una vita inutile è una morte anticipata.
Una vita inutile è una morte anticipata.
Poi vennero le parole e ci resero schiavi, l’obbligo di una risposta per potersi difendere.
Non esiste bene e/o male,entrambi fanno parte della medesima essenza.Credo nell’esistenza di un filo sottileche lega ogni forma di vitaogni azione e pensiero,è per questo che tutto ha un sensoseppure non subito riconosco,ci pensa poi la vita a mostrarmipermettendomi di usare quegli strumentiper ricordare e conoscere,non fermandomi nella dualitàma proiettandomi verso l’oltre,è così che imparo a godere di quel meraviglioso donoche è la vita.Questa è la mia fede.
Le piccole cose sono come il sale, sembrano un niente ma racchiudono il gusto della vita.
Non importa dove sei…non importa se non riesci ad andare in posti lontani…come non importa che età tu abbia…ricordati che dentro di te nelle tue idee,nel tuo parlare,nei tuoi viaggi con la mente e con il cuore,nel conoscere nuove persone o coltivando un’amiciziaun amore,ricordati che da te ogni giorno nasce un semeche puoi fare volare dove vuoi oche qualcuno porterà nel vento per te!Tutto quello che fai, è trasportato nel tempo e nel mondo…un seme oggi è un germoglio domani… un fiore…un frutto che produrrà altri semi non dimenticando maiL’origine… il tuo seme!Una parte di te stesso ovunque tu sia…
Tutte le persone hanno qualcosa da insegnare: alcune sono l’esempio pratico di come si deve essere; altre sono l’esempio vivente di come non si deve essere.
Io credo nei diversi, negli sbagliati, in coloro che s’incontrano e negoziano, si arricchiscono, si completano, si compensano. Non mi piacciono quelli che si contaminano, si contagiano, si annullano per somigliare, identificarsi e snaturarsi, mi piacciono quelli che si presentano con la testa ed il cuore, con gli “io sono” e non con gli “io ho”; mi piacciono quelli che dicono una parola di troppo e fuori luogo, che a volte arrossiscono, a volte sono impacciati, ansiosi per l’attesa di qualcosa, quelli che a volte si odiano, non ci capiscono più nulla, non sanno dove stanno di casa perché quando poi arrivano a qualcosa si sentono reduci di un cammino ed accolgono il bene con umiltà e non con superbia. Mi piacciono quelli che ogni tanto si guardano allo specchio per prendere un po’ le distanze da se stessi e si guardano come un giudice arcigno ed inflessibile: ogni tanto, è giusto punirsi per fare i conti con i propri valori a conferma della loro esistenza in noi! Mi piacciono quelli che si sporcano con i fatti della vita perché nella vita s’immergono e non la guardano da lontano con i colletti inamidati e le mani pulite. Vivere è proprio sporcarsi, delle volte!