John Green – Libri
E ricordo di aver desiderato di non svegliarmi più.
E ricordo di aver desiderato di non svegliarmi più.
Se non altro, prima di morire, avrei passato del tempo assieme a lui. Meglio che vivere a lungo senza.
La mia gola era il letto riarso di un fiume pietroso. Il mio cuore era un macigno pulsante che mi trascinava verso l’abisso della mia eresia. Le mie gambe si piegavano e subito divennero preda della corsa, che mi trascinò via, lontano.
Dio, che cosa cretina e presuntuosa, pensare che tu potessi provare ancora dei sentimenti per me.
“Quando le creature delle stelle piangono,, non spargono lacrime ma luce”. Non avevo mai monete perché, non appena me ne capitava una per le mani, la lanciavo sul marciapiede affinché qualcuno la trovasse. Cos’è successo a quella Stargirl? Spargere. Luce. Le lacrime non si infrangono. La luce si. Le consegnai la piuma. La regalò a un uomo che portava a spasso il cane. Pesce d’aprile! E così sono di nuovo io, Leo. Grazie all’esempio di una bambina di cinque anni.
Non si è mai meno soli di quando si legge, leggere è sapersi tenere compagnia.
Lena, per favore, non essere triste. Non essere mai triste perché credi che io non ti ami.