John Henry Newman – Frasi Sagge
È quasi una definizione di gentiluomo dire che è colui che non provoca mai sofferenza alcuna.
È quasi una definizione di gentiluomo dire che è colui che non provoca mai sofferenza alcuna.
Essere sensibile è un po’ come essere un attento ascoltatore di musica, che riesce a “sentirsi” addosso ogni vibrazione prodotta da essa, a distinguere ogni singola nota, a carpire l’intonazione se calante o crescente, ad individuare tra i tanti strumenti, la melodia scandita di quello più dolce o più triste. Essere sensibile vuol dire percepire le variazioni di tono della voce quando l’umore varia, proprio come se la voce fosse una musica dalle infinite sfumature cromatiche. Essere sensibile vuol dire notare ogni minimo dettaglio, ogni minimo cambiamento se pur insignificante, ogni silenzio, ogni rumore, ogni parola non detta, ogni emozione trattenuta ed inespressa. Essere sensibile vuol dire immedesimarsi in ogni circostanza, in ogni sofferenza, anche in un gattino abbandonato e sporco che implora pietà ad ogni passante. Chi è sensibile soffre, di un dolore muto e soffocante, per le sofferenze del mondo. Chi è sensibile piange in silenzio senza lacrime, per ogni lacrima versata e dileguata. Chi è sensibile, sente la musica del mondo, e trae la forza da ogni vibrazione eterna e senza fine, che ogni corda tesa risuona nel suo cuore. È musica, la musica dell’anima!
Basterebbe leggere tra le righe per riuscire a capire le persone nel profondo.
Tante persone vedono tutto senza in realtà vedere nulla.
Alla fine, non vieni misurato per quanto intraprendi ma per quanto realizzi.
Smisi di esistere e incomincia a vivere, quando ti respirai.
Ascolto la musica e la mia mente si svuota completamente di ogni pensiero negativo, il mio cuore si ferma per ascoltare meglio e si rilassa al suono di questa musica che è medicina per l’anima mia!