John Updike – Vita
La pioggia è vita; la pioggia è la discesa del cielo sulla terra; senza la pioggia, non ci potrebbe essere vita.
La pioggia è vita; la pioggia è la discesa del cielo sulla terra; senza la pioggia, non ci potrebbe essere vita.
Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.
Il tempo ci frega la vita e ci assesta anche il colpo di grazia.
Alcuni uomini nascono con la spugna in mano… un colpo e via. Un istante per cancellare le proprie miserie e raccontarsi una realtà retroattiva mai vissuta.
La vita è come una bellissima rosa, bella ma con tante spine. Per non pungersi bisogna avere gli occhi ben aperti, sapere dove toccare per non fare del male al cuore. E tu, come una grossa spina di una bellissima rosa hai trafitto il mio cuore, ahimè non c’è più vita dentro me, perché l’hai fatto con tanto odio e cattiveria, hai distrutto il mio amore per te.
Anche se la strada, la mia strada, non è stata quella che volevo, e anche se ho lasciato sul mio cammino le persone che ho amato di più, continuo per la mia strada e continuo ad amarle portandole strette nel mio cuore, me le porto con me care e indimenticabili, cosi non saranno mai lontane da me. Mentre si fa sempre più difficile la mia strada con un sorriso avvolte finto vivo quello che mi resta di questa vita, giusta o ingiusta è sempre la vita che devo vivere e ad ogni angolo mi fermo per prendere fiato e forza ricordando quelle persone che mi hanno voluto bene e che mi porto qui nel mio cuore.
Io non posso ammettere, non posso in nessun caso accettare la teoria di Keis, che, cioè, tutta la nostra concezione del mondo esteriore derivi unicamente dalle nostre impressioni. Il concetto dell’essere non ci viene dai sensi, giacché non abbiamo un organo speciale che ci trasmetta questo concetto.