Jorge Luis Borges – Felicità
Ho commesso uno dei più grandi errori che l’uomo su questa terra possa commettere: non sono felice. Essere felici dovrebbe essere un dovere, ma raramente viene rispettato.
Ho commesso uno dei più grandi errori che l’uomo su questa terra possa commettere: non sono felice. Essere felici dovrebbe essere un dovere, ma raramente viene rispettato.
Il buon umore produce un’infinita energia, è contagioso e per giunta gratis.
Il libro non è un ente chiuso alla comunicazione: è una relazione, è un asse di innumerevoli relazioni.
Per essere felici, dipende interamente dalla persona, dalle connotazioni che si attribuiscono a tale sentimento e dai benefici che vogliamo trarre da essa. Per quel che riguarda, è bello avere un interscambio di benessere e di felicità tra me e le persone che conosco o che incontro per caso. È qualcosa di singolare. Poi, beh, c’è anche quel tipo di felicità che deriva dall’appagamento di desideri personali.
Voglio essere immortale per cercare in eterno la mia felicità. La felicità va conquistata. Nessuno nasce felice, nessuno può esserlo senza lottare.
Il vantaggio di avere degli imitatori è che alla fine essi operano una guarigione di te stesso.
La felicità a tutti i costi non m’interessa; la trovo troppo asfissiante. Preferisco un poco di serenità. Una serenità costante, non la beatitudine.