Jorge Luis Borges – Stati d’Animo
L’addio è un’enfasi, un’insensata festa dell’infelicità.
L’addio è un’enfasi, un’insensata festa dell’infelicità.
Ci sono momenti in cui comprendi che sei di troppo e sono proprio quei momenti in cui vorresti essere essenziale per quella persona.
Mi piace la confusione, aumenta il mio senso artistico, il mio sesto senso ed il mio desiderio sessuale. Mi piace essere confuso, non sempre, ma a volte è necessario per distinguere la sobrietà dall’incertezza, la ragione dal subconscio ed il papero dal gentiluomo. Mi piace questa maschera ed anche questa birra. Sanno di già visto ma anche di nuovo, proprio come i miei scritti che scendono confusi su questo taccuino ma schiariscono i miei pensieri.
Non ero una che insegue ma una che lotta, lotta per ciò che crede ed in lui credevo, credevo cosi tanto da farmi male avrei voluto che anche lui lottasse per me anche solo una volta.
I giorni di settembre sono, fino all’ultimo meriggio, ariose e melodiose strofe classiche che all’avvicinarsi della notte diventano troppo buiosamente romantiche.
Dimenticare non è solo sorridere del passato trascorso con una persona che amavi, dimenticare è anche e soprattutto saper sorridere vedendo che quella persona è felice anche senza di te.
Nuoto in un mare agitato dagli errori, annaspando per non affogare nei rimpianti.