José Van Roy Dalí – Libri
Io non sono Dalì, bensì l’altro Dalì e cioè me stesso.
Io non sono Dalì, bensì l’altro Dalì e cioè me stesso.
“Zeus ci ha vietato di intervenire”, rispose tristemente Atena. “Tuttavia mi ha permesso di consigliare i troiani, se ascolteranno la mia saggezza. Perché li odi tanto, Era? Sei ancora gelosa perché Paride non ti accordò la palma della più bella? Cosa ti aspettavi? Dopotutto Afrodite è la Dea della Bellezza: molto tempo fa ho compreso di non poter competere con lei. E perché dovresti curarti di ciò che pensa un mortale?””Allora tu, Poseidone!”. L’orgogliosa Signora si rivolse al Dio del Mare, massiccio, barbuto e muscoloso come un nuotatore. “Dammi il tuo aiuto per abbattere le mura di Troia. Zeus l’ha ordinato e quindi non si sdegnerà”.”No”, rispose Poseidone. “Non lo farò finché non giungerà il tempo prestabilito. So bene che non posso cospirare con una donna contro la volontà di suo marito”.Parve echeggiare il tuono quando Era battè il piede ed esclamò: “Te ne pentirai!”. Ma Poseidone aveva assunto la forma di un grande cavallo bianco e galoppava lungo la spiaggia. Il trepestare dei suoi zoccoli sembrava simile allo scroscio delle onde lungo la muraglia costruita dagli Achei in riva al mare.Cassandra si svegliò atterrita, nell’udire il suono della collera di Poseidone, e si chiese se preludeva a un altro terremoto: ma nel Tempio tutto era tranquillo, e alla fine si riaddormentò.
Era un cimelio incredibile, la prova che Lily Potter era esistita, esistita davvero, che la sua mano calda un tempo si era mossa su quella pergamena, tracciando con l’inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio.
Le leggi dei robot:- Legge ZeroUn robot non può danneggiare l’Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’Umanità riceva danno.- Prima LeggeUn robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno.- Seconda LeggeUn robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge.- Terza LeggeUn robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
Un buon libro è quello che viene aperto con trepidazione e chiuso con profitto.
– Mai dici? – ribattè lui, con un sorriso di oscura e fidente intelligenza. – Non sapere mai chi è! Credimi, Hester, sono poche le cose – sia nel mondo esterno sia a una certa profondità, nell’invisibile sfera del pensiero, – poche le cose nascoste a chi si dedica seriamente e senza riserve alla soluzione di un mistero. Tu potrai celare il tuo segreto alla moltitudine curiosa. Lo potrai occultare anche ai ministri e ai magistrati, proprio come oggi quando hanno cercato di estorcerti dal cuore quel nome per darti un compagno sul tuo piedistallo. Ma, quanto a me, approdo all’indagine con sensi diversi dai loro. Cercherò quest’uomo come ho cercato la verità nei libri, come ho cercato l’oro nell’alchimia. Un istinto me lo rivelerà. Lo vedrò tremare. Io stesso mi sentirò rabbrividire, all’improvviso e inaspettatamente. Presto o tardi quell’uomo sarà mio!
Molti uomini, a causa del riso, producono gioie illusorie: ma io odio i buffoni che per mancanza dei saggi hanno bocche senza freno, e non vanno verso armonia d’uomini, ma nel riso degne case abitano, e dalle navigazioni giungon salvi a casa.
“Zeus ci ha vietato di intervenire”, rispose tristemente Atena. “Tuttavia mi ha permesso di consigliare i troiani, se ascolteranno la mia saggezza. Perché li odi tanto, Era? Sei ancora gelosa perché Paride non ti accordò la palma della più bella? Cosa ti aspettavi? Dopotutto Afrodite è la Dea della Bellezza: molto tempo fa ho compreso di non poter competere con lei. E perché dovresti curarti di ciò che pensa un mortale?””Allora tu, Poseidone!”. L’orgogliosa Signora si rivolse al Dio del Mare, massiccio, barbuto e muscoloso come un nuotatore. “Dammi il tuo aiuto per abbattere le mura di Troia. Zeus l’ha ordinato e quindi non si sdegnerà”.”No”, rispose Poseidone. “Non lo farò finché non giungerà il tempo prestabilito. So bene che non posso cospirare con una donna contro la volontà di suo marito”.Parve echeggiare il tuono quando Era battè il piede ed esclamò: “Te ne pentirai!”. Ma Poseidone aveva assunto la forma di un grande cavallo bianco e galoppava lungo la spiaggia. Il trepestare dei suoi zoccoli sembrava simile allo scroscio delle onde lungo la muraglia costruita dagli Achei in riva al mare.Cassandra si svegliò atterrita, nell’udire il suono della collera di Poseidone, e si chiese se preludeva a un altro terremoto: ma nel Tempio tutto era tranquillo, e alla fine si riaddormentò.
Era un cimelio incredibile, la prova che Lily Potter era esistita, esistita davvero, che la sua mano calda un tempo si era mossa su quella pergamena, tracciando con l’inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio.
Le leggi dei robot:- Legge ZeroUn robot non può danneggiare l’Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’Umanità riceva danno.- Prima LeggeUn robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno.- Seconda LeggeUn robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge.- Terza LeggeUn robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
Un buon libro è quello che viene aperto con trepidazione e chiuso con profitto.
– Mai dici? – ribattè lui, con un sorriso di oscura e fidente intelligenza. – Non sapere mai chi è! Credimi, Hester, sono poche le cose – sia nel mondo esterno sia a una certa profondità, nell’invisibile sfera del pensiero, – poche le cose nascoste a chi si dedica seriamente e senza riserve alla soluzione di un mistero. Tu potrai celare il tuo segreto alla moltitudine curiosa. Lo potrai occultare anche ai ministri e ai magistrati, proprio come oggi quando hanno cercato di estorcerti dal cuore quel nome per darti un compagno sul tuo piedistallo. Ma, quanto a me, approdo all’indagine con sensi diversi dai loro. Cercherò quest’uomo come ho cercato la verità nei libri, come ho cercato l’oro nell’alchimia. Un istinto me lo rivelerà. Lo vedrò tremare. Io stesso mi sentirò rabbrividire, all’improvviso e inaspettatamente. Presto o tardi quell’uomo sarà mio!
Molti uomini, a causa del riso, producono gioie illusorie: ma io odio i buffoni che per mancanza dei saggi hanno bocche senza freno, e non vanno verso armonia d’uomini, ma nel riso degne case abitano, e dalle navigazioni giungon salvi a casa.
“Zeus ci ha vietato di intervenire”, rispose tristemente Atena. “Tuttavia mi ha permesso di consigliare i troiani, se ascolteranno la mia saggezza. Perché li odi tanto, Era? Sei ancora gelosa perché Paride non ti accordò la palma della più bella? Cosa ti aspettavi? Dopotutto Afrodite è la Dea della Bellezza: molto tempo fa ho compreso di non poter competere con lei. E perché dovresti curarti di ciò che pensa un mortale?””Allora tu, Poseidone!”. L’orgogliosa Signora si rivolse al Dio del Mare, massiccio, barbuto e muscoloso come un nuotatore. “Dammi il tuo aiuto per abbattere le mura di Troia. Zeus l’ha ordinato e quindi non si sdegnerà”.”No”, rispose Poseidone. “Non lo farò finché non giungerà il tempo prestabilito. So bene che non posso cospirare con una donna contro la volontà di suo marito”.Parve echeggiare il tuono quando Era battè il piede ed esclamò: “Te ne pentirai!”. Ma Poseidone aveva assunto la forma di un grande cavallo bianco e galoppava lungo la spiaggia. Il trepestare dei suoi zoccoli sembrava simile allo scroscio delle onde lungo la muraglia costruita dagli Achei in riva al mare.Cassandra si svegliò atterrita, nell’udire il suono della collera di Poseidone, e si chiese se preludeva a un altro terremoto: ma nel Tempio tutto era tranquillo, e alla fine si riaddormentò.
Era un cimelio incredibile, la prova che Lily Potter era esistita, esistita davvero, che la sua mano calda un tempo si era mossa su quella pergamena, tracciando con l’inchiostro quelle lettere, quelle parole, parole su di lui, Harry, suo figlio.
Le leggi dei robot:- Legge ZeroUn robot non può danneggiare l’Umanità, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, l’Umanità riceva danno.- Prima LeggeUn robot non può recare danno agli esseri Umani, né può permettere che, a causa del suo mancato intervento, gli esseri Umani ricevano danno.- Seconda LeggeUn robot deve obbedire agli ordini impartiti dagli esseri Umani, a meno che ciò non contrasti con la Prima Legge.- Terza LeggeUn robot deve salvaguardare la propria esistenza, a meno che ciò non contrasti con la Prima e la Seconda Legge.
Un buon libro è quello che viene aperto con trepidazione e chiuso con profitto.
– Mai dici? – ribattè lui, con un sorriso di oscura e fidente intelligenza. – Non sapere mai chi è! Credimi, Hester, sono poche le cose – sia nel mondo esterno sia a una certa profondità, nell’invisibile sfera del pensiero, – poche le cose nascoste a chi si dedica seriamente e senza riserve alla soluzione di un mistero. Tu potrai celare il tuo segreto alla moltitudine curiosa. Lo potrai occultare anche ai ministri e ai magistrati, proprio come oggi quando hanno cercato di estorcerti dal cuore quel nome per darti un compagno sul tuo piedistallo. Ma, quanto a me, approdo all’indagine con sensi diversi dai loro. Cercherò quest’uomo come ho cercato la verità nei libri, come ho cercato l’oro nell’alchimia. Un istinto me lo rivelerà. Lo vedrò tremare. Io stesso mi sentirò rabbrividire, all’improvviso e inaspettatamente. Presto o tardi quell’uomo sarà mio!
Molti uomini, a causa del riso, producono gioie illusorie: ma io odio i buffoni che per mancanza dei saggi hanno bocche senza freno, e non vanno verso armonia d’uomini, ma nel riso degne case abitano, e dalle navigazioni giungon salvi a casa.