Joseph Zicchinella – Arte
L’arte è il mio nutrimento, è la sostanza che mi infiamma l’esistenza, è come un potentissimo incantesimo che si impossessa di me, è il caos, un labirinto d’emozioni dal quale ne uscirò solo dopo aver sconfitto l’oblio.
L’arte è il mio nutrimento, è la sostanza che mi infiamma l’esistenza, è come un potentissimo incantesimo che si impossessa di me, è il caos, un labirinto d’emozioni dal quale ne uscirò solo dopo aver sconfitto l’oblio.
Siamo atomi, plettri di chitarra, ingranaggi oleati e metallo caldo. Siamo il cuore del fuoco greco. Schiavi della spada e della follia. Non ubbidiamo alla nostra volontà ma al desiderio compulsivo di colui che ci ha creati, piantandoci dentro tutte quelle virtù che, osservate al contrario, si trasformano in potenziali delitti. Per questo a nessuno è permesso tenere a bada tutto ciò che febbricola. Anche se l’impulso dell’arte è così violento da farci male e l’unica urgenza che abbiamo è riservargli una sepoltura sconsacrata.
Il cinema è l’espressione dei desideri degli uomini.
L’arte? È solo il sussurrare dell’anima.
Mio Dio salvami dalla parola condotta in parata come un vitello nel giorno di fiera, con fiocchi rossi alla coda e una ghirlanda che di traverso gli scende sui grandi occhi tristi, fra la ressa dei villani e le grida dei sensali.
La matematica è come un museo affollato di visitatori. Ogni teorema è un’opera d’arte consegnata alla storia.
La vera critica non è degenerativa ma costruttiva, consapevole della coscienza artistica trasmessa dalle emozioni dell’autore dell’opera.