Juan Ruiz de Alarcón – Benessere e bellezza
Nell’uomo non bisogna guardare la bellezza o l’avvenenza: la sua bellezza è la nobiltà d’animo, e la sua avvenenza è il sapere.
Nell’uomo non bisogna guardare la bellezza o l’avvenenza: la sua bellezza è la nobiltà d’animo, e la sua avvenenza è il sapere.
La bellezza non è che il disvelamento di una tenebra cadente e della luce che ne è venuta fuori.
Le migliori amiche di molti uomini d’oggi sono la “pinzetta” e la “ceretta”.
Ci criticano per un chilo di troppo, ma non pensano mai ai loro chili in meno di maturità. Ci giudicano per un abito se non ci sta perfetto, ma non osservano mai l’imperfezione del loro animo dietro i loro abiti dai colori perfettamente abbinati. Ci valutano per come ci pettiniamo, ma non sanno che spesso dietro le loro folte e ricche acconciature si nasconde un testa poco fornita. Dicono che non siamo vere donne e non abbiamo femminilità nelle nostre tute e scarpe da ginnastica ma spesso dietro i vostri abiti eleganti e scarpe dall’altissimo tacco avete animi privi di classe e valori. Beati coloro che dietro il loro essere strani ed estremamente semplici hanno occhi sani e capaci di vedere il mondo oltre un’apparenza ormai troppo evoluta e proclamata.
La bellezza di una donna è la sua semplicità!
La bellezza è effimera, fugace; c’è e non c’è, è incostante, volubile. È pericolosa per se e per gli altri. Meglio la bruttezza è duratura, permanente: se c’è, c’è, è costante, persistente. Preserva da pericoli e tentazioni. La bellezza è esplosiva; la bruttezza è sedativa.
Ci si trucca per apparire oppure ci si trucca per mentire?