Julius Robert Oppenheimer – Vita
Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada, non ne uscirete vivi.
Non prendete la vita troppo sul serio, comunque vada, non ne uscirete vivi.
Il nostro peggior nemico è il passato. Rimane sempre nella mente, impedisce di vivere il presente e si prende gioco del futuro.
Qualsiasi cosa t’imponga la necessità, sopportala; qualsiasi cosa essa comandi, falla.
Eh sì, signori ascoltatori, questa è la vita e a volte succede che si perdono delle cose e ce ne si dispiace, forse vi disperate. Però, qualche volta, accade di ritrovarle o più spesso di perderle per sempre. Il tempo non cancella nulla e quel pensiero rimane lì, latente: ora hai cose nuove, diverse, che ti fanno stare bene. Vero, ma sostanzialmente falso. Quel pensiero salta fuori tutte le volte che qualcosa lo ricorda e farà sempre male. Più male in proporzione all’importanza della cosa perduta. E se la cosa perduta torna da sé? Siamo pronti a mettere da parte il male che ci ha fatto? Forse sì. Probabilmente no.
La resa non dona speranza ai posteri,mi ripeto ogni giorno.Libera di Essere… forse un domanima ora… un Veto impera Sovranonelle mie lunghe giornate.La forza del mio Essere oltraggiato, svilitosi culla, come un bambino umiliato,nelle braccia dell’onestà, della verità, del rispettoe guarda dall’alto la sfrontata freddezzadi chi svilisce l’altrui vitae sceglie senza pudoreil nauseante fetore della Corruzione.
E tutto insieme, tutte le voci,tutte le mete, tutti i desideri,tutti i dolori, tutta la gioia, tutto il bene e il male,tutto insieme era il mondo.Tutto insieme era il fiume del divenire,era la musica della vita.
Esistono madri per le quali il proprio gremboè la parvenza di un loculo.