Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Amico
Si deve avere un amico invisibile a cui parlare nelle ore silenziose della notte e durante le passeggiate nei parchi.
Si deve avere un amico invisibile a cui parlare nelle ore silenziose della notte e durante le passeggiate nei parchi.
Gli amici sono luce che illuminano i nostri passi, quando smarriamo la strada, sono sorrisi, quando i nostri sono spenti, sono braccia quando le nostre non hanno più forza. Gli amici sono rose che profumano il giardino della nostra vita.
Amico, non prendertela tu sei una persona sensibile e rispettosa verso gli altri, sono loro che non lo sono nei tuoi confronti, loro si scagliano contro di te non curanti, tanto poi vanno a casa tranquilli, senza più pensare a quello che ti hanno detto, loro dormono sereni senza sensi di colpa.Ma tu? No tu no, tu che sei una persona leale non vai a casa con la mente sgombra, ma ti porti addirittura un pesantissimo macigno che quasi ti schiaccia e non ti fa dormire la notte dal dolore, ma questo la gente non lo sa.Vorrei darti tanti consigli per aiutarti, ma so che non servirebbero a niente, perché tu sei caparbio e in qualche modo vuoi venire fuori a testa alta da questa situazione.Comunque sia, sappi che ti sarò vicino come posso, anche se tu non ti accorgerai di questo, sei troppo preso di quello che dice la gente non curante.
Il mio migliore amico? Quello che non sa di esserlo.
Ho sempre pensato di essere più forte dei soliti luoghi comuni…Ho sempre pensato che l’amicizia tra un uomo e una donna potesse esistere al di sopra di qualsiasi sentimento…Ora non ne sono più sicura.E come potrei fare? Se tutto quello che faccio mi riporta con il pensiero a te?Sei tu, tutto quello che respiro, tutto quello che vivo, tutto quello per cui mi sono dannata l’anima per 25 anni!Ma non potrei mai dirti tutto questo perché l’amore che provo per te supera qualsiasi confine del tempo e dello spazio ed è proprio per questo amore che starò in silenzio, ma pur sempre vicino a te.
In queste notti in cui cadono le stelle, ce ne sarà una che non vorrà…
Vorrei tornare indietro per poter riprovare quelle emozioni che mi davi, quelle che arrivavano al profondo del cuore, che viaggiano nella mente di un innamorato, quelle che mi davi tu ma che non volevi. Quelle emozioni che solo con te provavo, quelle che non si dimenticano perché nemmeno la persona si può dimenticare, quelle che provi una sola volta, o meglio, non le provi con chiunque, quelle che mi piacevano. Le vorrei di nuovo qui insieme a te, pronti a ferirmi e io a non reagire, per potervi uccidere lentamente e farti capire quanto male mi stai facendo in questi quattro mesi che te ne sei andato. Perché un migliore amico non dovrebbe andarsene e se se ne va, non è un migliore amico. Ma se tu non sei mai stato il migliore amico che io credevo, allora cosa sei mai stato?