Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Comportamento
Molto del dolore che provate è da voi stessi scelto.
Molto del dolore che provate è da voi stessi scelto.
Mai rimandare ciò che puoi oggi al domani, che domani rimanderai ancora per il giorno dopo, ricorda: la vita è un attimo e passa troppo in fretta.
Ti uccidi da solo tutte le volte che tra le mani avrai invidia.
Abbiamo così tante cose da fare che non facciamo mai niente.
Non farò mai ciò che voglio finché non scoprirò cos’è. Non scoprirò mai cosa voglio finché non lo farò.
Vedo persone scontente dei rapporti che hanno. Persone lamentarsi dei compagni o delle compagne. Vedo persone non essere mai contente e pretendere sempre di più dagli altri senza mai pensare a quanto sono disposte a dare! A queste persone dico: Avete mai fermato un attimo il vostro tempo? Il vostro egocentrismo o la vostra presunzione!? Avete mai pensato a chi sta di merda veramente, non per cose futili e non ha nessuno a cui aggrapparsi? Avete mai pensato prima di chiedere e chiedere e ancora chiedere a quante persone invece hanno dato, dato e ancora dato senza mai ricevere!? Avete mai pensato prima di non essere contenti di chi avete a fianco, a quanto invece l’altro possa dire di essere contento di voi!? Siete certi che ciò per cui vi lagnate ogni giorno sia davvero il motivo della vostra rabbia, della vostra tristezza oppure è solo un modo per nascondere che quando le cose si hanno si vuole sempre di più senza pensare al valore delle stesse oppure senza pensare a chi davvero non ha nulla ma è comunque sereno e fiero di ciò che possiede!?
Credo che per ogni pena inflitta, ogni parola regalata con cattiveria, per ogni azione fatta con lo scopo di calpestare qualcuno; ci sia un giorno che vicino o lontano che sia, porta il nome di “Resa dei conti”! Si paga tutto prima o poi, si tira sempre le somme di ciò che abbiamo seminato e non sempre il raccolto rispecchia l’obbiettivo previsto in partenza. Chi vuole distruggere spesso alla fine dei giochi è colui che sarà distrutto. Ferito e colpito a morte dalle sue stesse armi.