Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran) – Stati d’Animo
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
Come è nobile chi, col cuore triste, vuol cantare ugualmente un canto felice, tra cuori felici.
E poi scopri che conversare a lungo non è stato sufficiente, perché certe emozioni non si possono spiegare, naufragano nel vuoto come le parole non dette!
Solo chi arriverà alla vetta con le mani sporche, lacere e sanguinanti saprà vestirsi di umiltà nel raccontare un’emozione, tutti gli altri si vanteranno del panorama con chi vive in pianura.
Io ti aspetto, il tempo non conta!
Aver iniziato un nuovo capitolo ed aver la consapevolezza di non essere nel mio posto, nel mio luogo, nel mio tempo: incatena il mio pensiero.
Belle o brutte che siano le mie emozioni le terrò sempre nel mio cuore.
Ritornano, a volte con scuse assurde e poco plausibili. Ti concedono un po’ di tempo, giusto quello che ti lascia pensare che in fondo te la sei cavata benone, che senza il grande amore della tua vita sei andata avanti lo stesso e sei riuscita perfino ad essere felice. E quando sei fermamente convinta che non potresti chiedere di più, che di ricordi non si vive e non ci si ciba, lui torna. E tu, hai più fame che mai.