Karl Kraus – Vita
La vita va avanti… più del lecito.
La vita va avanti… più del lecito.
Se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è la tolleranza. Non intesa come accettazione di tutto ma come consapevolezza delle diversità fra individui. Quelle diversità che fanno di ognuno di noi un essere unico e insostituibile. Tolleranza verso un modo di parlare non perfetto, un modo di agire non sempre coerente e rispettoso. C’è una cosa che insegna più di altre a capire l’eccezionalità di questo vivere: il dolore. Perché niente cambia le prospettive e ridimensiona l’ego come un dolore, una perdita o una sconfitta. Perché la tolleranza nasce quando l’ego riprende la giusta dimensione e diventa salvaguardia di sé stessi e non prevaricazione.
Tutto può essere, tutto può succedere, ma niente di ciò che vorrei. E nulla è successo di ciò che avrei meritato.
Lottiamo una vita per ottenere qualcosa e una volta che è in nostro possesso miriamo subito ad altro.
Noi non siamo come gli altri, però ogni altro è come ognuno di noi.
E da secoli che sono in viaggio verso me stesso ma non ho mai pagato il biglietto.Nella vita non cè un controllore che obblitera i biglietti.Solo io controllo me stesso e il frutto delle mie azioni, tirando fuori delle conclusioni.
La vita è un frullato d’istanti al gusto di speranza, quindi crediamoci.
Se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è la tolleranza. Non intesa come accettazione di tutto ma come consapevolezza delle diversità fra individui. Quelle diversità che fanno di ognuno di noi un essere unico e insostituibile. Tolleranza verso un modo di parlare non perfetto, un modo di agire non sempre coerente e rispettoso. C’è una cosa che insegna più di altre a capire l’eccezionalità di questo vivere: il dolore. Perché niente cambia le prospettive e ridimensiona l’ego come un dolore, una perdita o una sconfitta. Perché la tolleranza nasce quando l’ego riprende la giusta dimensione e diventa salvaguardia di sé stessi e non prevaricazione.
Tutto può essere, tutto può succedere, ma niente di ciò che vorrei. E nulla è successo di ciò che avrei meritato.
Lottiamo una vita per ottenere qualcosa e una volta che è in nostro possesso miriamo subito ad altro.
Noi non siamo come gli altri, però ogni altro è come ognuno di noi.
E da secoli che sono in viaggio verso me stesso ma non ho mai pagato il biglietto.Nella vita non cè un controllore che obblitera i biglietti.Solo io controllo me stesso e il frutto delle mie azioni, tirando fuori delle conclusioni.
La vita è un frullato d’istanti al gusto di speranza, quindi crediamoci.
Se c’è una cosa che la vita mi ha insegnato è la tolleranza. Non intesa come accettazione di tutto ma come consapevolezza delle diversità fra individui. Quelle diversità che fanno di ognuno di noi un essere unico e insostituibile. Tolleranza verso un modo di parlare non perfetto, un modo di agire non sempre coerente e rispettoso. C’è una cosa che insegna più di altre a capire l’eccezionalità di questo vivere: il dolore. Perché niente cambia le prospettive e ridimensiona l’ego come un dolore, una perdita o una sconfitta. Perché la tolleranza nasce quando l’ego riprende la giusta dimensione e diventa salvaguardia di sé stessi e non prevaricazione.
Tutto può essere, tutto può succedere, ma niente di ciò che vorrei. E nulla è successo di ciò che avrei meritato.
Lottiamo una vita per ottenere qualcosa e una volta che è in nostro possesso miriamo subito ad altro.
Noi non siamo come gli altri, però ogni altro è come ognuno di noi.
E da secoli che sono in viaggio verso me stesso ma non ho mai pagato il biglietto.Nella vita non cè un controllore che obblitera i biglietti.Solo io controllo me stesso e il frutto delle mie azioni, tirando fuori delle conclusioni.
La vita è un frullato d’istanti al gusto di speranza, quindi crediamoci.