Karl Marx (Carlo Marx) – Religione
È l’uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l’uomo.
È l’uomo che fa la religione, e non è la religione che fa l’uomo.
Morire per le proprie convinzioni teologiche è l’uso peggiore che si possa fare della vita.
È come un lieve sospiro del vento che mi fa capire che la vita non è soltanto quella che vediamo intorno a noi. Ma c’è qualcosa di più, d’impalpabile, d’invisibile.
Certamente la fede aiuta a vivere meglio, ma anche i soldi fanno lo stesso effetto, solo che non tutti li hanno.
C’è bisogno di pace, c’è bisogno di integrità e armoniosità nella nostra vita.
E tu, fratello unisciti a questo coro universale, canta le glorie del Risorto e lascia trionfare in te la sua Signoria. A lui devi cedere ogni diritto e spazio, affinché egli possa essere l’unico Signore della tua vita!
Perché Dio dovrebbe incavolarsi a morte con chi dice che uno più uno fa due. E che se cambia il risultato distrugge il Mondo e il suo regno, crollati nella negazione della materia e dello spirito. E che il rapimento e la macellazione per aggiungere doppio splendore all’universo lo consuma nel nulla, insieme a tutte le cose. E che dovrà in quel caso ammazzare ogni bellezza per sostenerlo prima del crollo definitivo, spenta l’ultima candela. E che… beh si, forse ha ragione a imbestialirsi.