Karl Marx (Carlo Marx) – Religione
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
La critica della religione è il fondamento di ogni critica.
Il ravvedimento è un’opera, non una parola.
Se Noè avesse avuto il dono di leggere il futuro sicuramente avrebbe affondato la sua barca.
Credo in Dio, ma non fino al punto di pensare che esista.
11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,vergine, figlia d’Egitto.Invano moltiplichi i rimedi,non c’è guarigione per te.12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;del tuo grido di dolore è piena la terra,poiché il prode inciampa nel prode,tutti e due cadono insieme.20Giovenca bellissima è l’Egitto,ma un tafano viene su di lei dal settentrione.21Anche i suoi mercenari nel paesesono come vitelli da ingrasso.Anch’essi infatti han voltate le spalle,fuggono insieme, non resistono,poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,il tempo del loro castigo.22La sua voce è come di serpente che sibila,poiché essi avanzano con un esercitoe armati di scure vengono contro di lei,come tagliaboschi.23Abbattono la sua selva – dice il Signore -e non si possono contare,essi sono più delle locuste, sono senza numero.24Prova vergogna la figlia d’Egitto,è data in mano a un popolo del settentrione.27″Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,non abbatterti, Israele;poiché ecco, io ti libererò da un paese lontanoe la tua discendenza dal paese del suo esilio.Giacobbe ritornerà e godrà in pace,tranquillo e nessuno lo molesterà.
Io sono i ghiacciai più alti del mondo,io sono la lava più incandescente,io sono l’inquietudine,io sono la calma nei cuoriio sono la pace,io sono tra la gente che prova il terrore della guerraio sono una goccia di pioggia,io sono l’oceano infinito,io sono nello sconforto di un anziano,io sono nel primo sorriso di un bambino,in milioni di altre cose puoi trovarmima nel tuo cuore non manco maimi riconosci fammi sentirese conosci il mio nomeio rispondo:sei Dio, il mio Dio.
Prega per noi adesso e nell’ora della nostra nascita.
Il ravvedimento è un’opera, non una parola.
Se Noè avesse avuto il dono di leggere il futuro sicuramente avrebbe affondato la sua barca.
Credo in Dio, ma non fino al punto di pensare che esista.
11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,vergine, figlia d’Egitto.Invano moltiplichi i rimedi,non c’è guarigione per te.12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;del tuo grido di dolore è piena la terra,poiché il prode inciampa nel prode,tutti e due cadono insieme.20Giovenca bellissima è l’Egitto,ma un tafano viene su di lei dal settentrione.21Anche i suoi mercenari nel paesesono come vitelli da ingrasso.Anch’essi infatti han voltate le spalle,fuggono insieme, non resistono,poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,il tempo del loro castigo.22La sua voce è come di serpente che sibila,poiché essi avanzano con un esercitoe armati di scure vengono contro di lei,come tagliaboschi.23Abbattono la sua selva – dice il Signore -e non si possono contare,essi sono più delle locuste, sono senza numero.24Prova vergogna la figlia d’Egitto,è data in mano a un popolo del settentrione.27″Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,non abbatterti, Israele;poiché ecco, io ti libererò da un paese lontanoe la tua discendenza dal paese del suo esilio.Giacobbe ritornerà e godrà in pace,tranquillo e nessuno lo molesterà.
Io sono i ghiacciai più alti del mondo,io sono la lava più incandescente,io sono l’inquietudine,io sono la calma nei cuoriio sono la pace,io sono tra la gente che prova il terrore della guerraio sono una goccia di pioggia,io sono l’oceano infinito,io sono nello sconforto di un anziano,io sono nel primo sorriso di un bambino,in milioni di altre cose puoi trovarmima nel tuo cuore non manco maimi riconosci fammi sentirese conosci il mio nomeio rispondo:sei Dio, il mio Dio.
Prega per noi adesso e nell’ora della nostra nascita.
Il ravvedimento è un’opera, non una parola.
Se Noè avesse avuto il dono di leggere il futuro sicuramente avrebbe affondato la sua barca.
Credo in Dio, ma non fino al punto di pensare che esista.
11Sali in Gàlaad e prendi il balsamo,vergine, figlia d’Egitto.Invano moltiplichi i rimedi,non c’è guarigione per te.12Le nazioni hanno saputo del tuo disonore;del tuo grido di dolore è piena la terra,poiché il prode inciampa nel prode,tutti e due cadono insieme.20Giovenca bellissima è l’Egitto,ma un tafano viene su di lei dal settentrione.21Anche i suoi mercenari nel paesesono come vitelli da ingrasso.Anch’essi infatti han voltate le spalle,fuggono insieme, non resistono,poiché il giorno della sventura è giunto su di loro,il tempo del loro castigo.22La sua voce è come di serpente che sibila,poiché essi avanzano con un esercitoe armati di scure vengono contro di lei,come tagliaboschi.23Abbattono la sua selva – dice il Signore -e non si possono contare,essi sono più delle locuste, sono senza numero.24Prova vergogna la figlia d’Egitto,è data in mano a un popolo del settentrione.27″Ma tu non temere, Giacobbe mio servo,non abbatterti, Israele;poiché ecco, io ti libererò da un paese lontanoe la tua discendenza dal paese del suo esilio.Giacobbe ritornerà e godrà in pace,tranquillo e nessuno lo molesterà.
Io sono i ghiacciai più alti del mondo,io sono la lava più incandescente,io sono l’inquietudine,io sono la calma nei cuoriio sono la pace,io sono tra la gente che prova il terrore della guerraio sono una goccia di pioggia,io sono l’oceano infinito,io sono nello sconforto di un anziano,io sono nel primo sorriso di un bambino,in milioni di altre cose puoi trovarmima nel tuo cuore non manco maimi riconosci fammi sentirese conosci il mio nomeio rispondo:sei Dio, il mio Dio.
Prega per noi adesso e nell’ora della nostra nascita.