Ken Follet – Libri
Non perdoniamo mai coloro ai quali abbiamo fatto dei torti.
Non perdoniamo mai coloro ai quali abbiamo fatto dei torti.
A volte il modo per capire la mente è interpretare i segni del corpo.
Alle dieci e quarantacinque tutto era finito. La città era occupata, i difensori abbattuti e la guerra finita. L’invasore si era preparato per questa campagna con la stessa cura che per altre di maggior ampiezza.
Garrett, so che non mi riguarda, ma non puoi fuggire dalla tua sofferenza.
La mosca stava ancora camminando sulla scrivania. Arrotolai il “Racing Form”, le diedi un colpo e la mancai.Non era la mia giornata. Né la mia settimana. Né il mio mese. Né il mio anno. Né la mia vita. Accidenti.
Uno scrittore dovrebbe sforzarsi di scrivere una cosa in modo tale da farla diventare parte dell’esperienza di coloro che la leggono.
Come vorrei pensare a noi come a due persone che si sono fatte un’iniezione di verità, per dirla, finalmente, la verità. Sarei felice di poter dire a me stesso: “Con lei ho stillato verità”. Sì, è questo quello che voglio. Voglio che tu sia per me il coltello, e anch’io lo sarò per te, prometto.