Klara Erzsebet Bujtor – Sogno
Sognare, è la droga della mente, e l’ozio del cuore.
Sognare, è la droga della mente, e l’ozio del cuore.
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Ho sognato che eravamo io e te e c’erano anche i nostri occhi, sì, gli occhi; poi, ricordo che sono apparse le mani come carezze dirette dagli occhi. Questi occhi sembrava fossero direttori d’orchestra e nell’armonia sentivo un suono, un ritmo, si, un crescendo di percezioni… sospiri. Ricordo, ancora, che i sospiri conducevano la dolcezza delle carezze come petali sfiorati dal vento e, poi, ricordo un divenire di colori in un susseguirsi di intensità: luce nella luce. Le parole delle labbra scandivano sintonie celebrali come fossero fiocchi di neve in un inverno di sole.
I prigionieri che non sanno di essere in prigione non culleranno mai sogni di libertà.
La differenza tra un realista e un sognatore: il primo si ferma e riflette anche solo per un piccolo dettaglio, il secondo è già volato oltre senza porsi limiti. E questo è vivere.
Sotto l’ombrello dei tuoi sogni ti senti al riparo e invisibile alla realtà che ti circonda.
E poi ti siedi sul muretto della finestra, mentre una piacevole brezza ti sfiora i capelli, fissi le stelle e pensi: quante altre persone, in quest’istante, fanno la stessa cosa? Quante altre persone come me ancora provano gusto nel guardare il cielo, nel cercare nell’infinito di ritagliarsi un piccolo spazio; quante persone ancora inseguono dei sogni, e quante, fissando le stelle, vedono proiettarsi tali sogni, come in un enorme cinematografo, scoprendo la bellezza della propria fantasia e della propria ambizione? Chi ha sogni realizzabili la notte dorme meglio, la mattina si sveglia con un sorriso, e la sera ha una scusa per fissare il cielo e ritrovarsi in una stella.