Klara Erzsebet Bujtor – Stati d’Animo
Essere giovani e sentirsi vecchi è una tragedia, essere vecchi e sentirsi giovani è una commedia.
Essere giovani e sentirsi vecchi è una tragedia, essere vecchi e sentirsi giovani è una commedia.
Pensare è una maledizione. Quanta vita ci sottraggono i pensieri!
Anche se sono un animale libero e selvaggio, il mio cuore è schiavo, lo è sempre stato, lo era ancora prima che i miei occhi vedessero la luce.
Scorre come un fiume senza fine questa vita, i giorni sempre più brevi. Se solo potessi vivere senza sensazioni, se solo potessi vivere solo vivere, invece di vivere una vita fatta di mille pensieri.
Holly camminava in un campo di gigli tigrati. Soffiava un vento leggero; a ogni passo nell’erba alta e brillante i petali setosi le solleticavano la punta delle dita. Il terreno sotto i piedi nudi era soffice, elastico, e il suo corpo sembrava quasi fluttuare sopra la terra spugnosa. Tutto attorno, gli uccelli indaffarati fischiettavano allegramente le loro canzoni. Il sole nel cielo terso era così luminoso che Holly doveva schermarsi gli occhi, e a ogni folata il profumo dolce dei fiori le riempiva le narici.
Il tempo è solo un’effimera stasi, un mediano tra il dire e il fare e per quest’ultimo… intervengono altri sensi.
Vivo vibro e fremo, sospesa, senza fiato, viaggiando su due binari opposti la luce e il buio c’è una parte oscura di me che mi fa tremare, amare e odiare, restare e scappare. Ho due occhi ma è come se ne avessi mille, ho sensazioni che sfiorano verità nascoste, ho pensieri che non sempre dico, ho lacrime nascoste dietro sorrisi e interminabili silenzi colmi di assordante rumore. Ho giorni pieni di dubbi, domande e risposte che non voglio trovare ho verità nel cuore e negli occhi che fanno finta di non sentire e di non vedere. Ho tempeste, tormenti e incendi dentro ho sospiri che sfiorano e accarezzano l’abisso dell’anima. Ho ricordi che tengo stretti tra le mani che mi abbracciano da sola.