Klemens von Metternich – Anima
È la mia anima che vi ha scelto, non i miei occhi.È il mio cuore che vi ama, non la parte materiale di me stesso.
È la mia anima che vi ha scelto, non i miei occhi.È il mio cuore che vi ama, non la parte materiale di me stesso.
L’immortalità dell’anima! Che concezione noiosa! Non posso pensare a niente di peggio che vivere per…
Prenditi pure la mia anima. Senza di te non mi serve: è già tua.
La dolcezza dell’anima è la regina delle virtù!
Non conta né il come né il se. Per sopravvivere la regola è una: spogliare…
La tristezza è un sentimento molto difficile da spiegare con le sole parole, è un sentimento difficile da comprendere.La tristezza reale ha radici profonde. Quando questa arriva la tua anima grida disperatamente aiuto perché qualcosa dentro di te si è spezzato, allora cerchi di ripararlo pur non sapendo cosa sia, ci provi e ci riprovi all’infinito ma niente accade; allora comprendi che ti sei persa… persa nel peggiore dei luoghi in cui un essere umano possa mai arrivare a perdersi: dentro se stesso.Quando la tristezza bussa alle porte dell’anima l’unica cosa che ci resta da fare è quella di sederci ed ascoltare attentamente ciò che questa ha da dirci, perché la risposta non sta nell’ignorarla ma bensì nel comprenderla. La tristezza porta con sé un’insieme di sentimenti dolorosi: frustrazione, disperazione, angoscia… e il peggiore tra tutti: la solitudine.La solitudine è l’astrazione di noi stessi dal resto del mondo, perché ci convinciamo del fatto che nessuno è ingrado di comprenderci, che a nessuno interessa veramente ciò che ci succede, e allora ci richiudiamo in noi stessi, chiudiamo ogni accesso alla nostra anima e ci isoliamo nella totale oscurità dell’ombra rifressa della nostra solitudine.
La bellezza è un biglietto da visita che sbiadisce in fretta, a meno che venga impresso a fuoco coi caratteri del cuore.