Lailly Daolio – Arte
L’artista vive in tempi e dimensioni differenti.
L’artista vive in tempi e dimensioni differenti.
Il più grande nemico dell’arte è chi chiede perché. L’arte dovrebbe giustificare sé stessa. Non serve fare domande e non serve dare risposte. L’arte stessa è la risposta, e se non è una risposta non è arte.
I colori non sono pietre e oggetti che possono vivere separati. Diventano vitali solo quando instaurano tra loro un loro rapporto di accordo o di dissonanza. È l’insieme che caratterizza l’opera e dona ad essa un particolare timbro di tipicità.Nei colori degli “altri” amo e percepisco tutte le gamme cromatiche, ma davanti al mio quadro, qualunque sia il suo limite, il rapporto con la tavolozza è sofferto, anche quando mi sembra che tutto sgorghi spontaneo.Il colore, per me, ha un valore morale.E quindi il bianco può essere purezza e luce; il nero denuncia, contrasto compressione, angoscia. La gamma dei grigi esprime severità, ma anche dolcezza. I bruni, gli ocra, i blu e i rossi si inseriscono a rappresentare varietà di sentimenti, oltre che a determinare risonanze timbriche. Il nero, in particolare, è un colore che assume un ruolo significante, sia da un punto di vista tecnico che psicologico ed emotivo.
La danza è la lingua più diffusa al mondo.
La tentazione è un desiderio momentaneamente rinchiuso nella mente.
La poesia è nuda. L’arte è il suo vestito.
La pittura è una cosa privata; si lavora solo per pochi…