Lailly Daolio – Stati d’Animo
Mi piace vagabondare tra gli estremismi estremi. È li che prende vita la mia vita.
Mi piace vagabondare tra gli estremismi estremi. È li che prende vita la mia vita.
L’orizzonte. L’unico che ha il diritto di precederti, è sempre li, davanti te. È lui che devi guardare.
Quando ti senti svuotato dentro è allora che puoi riempirti di ciò che non conoscevi, e vedi ciò che hai rifiutato di guardare.
Sono materia temprata dalla realtà, plasmata dai sogni, ossidata dai rimpianti.
È strano come una situazione, un momento particolare della vita, possa farti cambiare. È strano come una situazione possa portarti a pensare che qualcuno abbia preso in giro i tuoi sentimenti, ma forse non immagina che in quel determinato momento tu possa stare male, possa soffrire dentro da volerti chiudere in te stessa. Potessi avere la bacchetta magica vorrei tornare indietro in quel preciso istante, stringerti forte a me e dirti che il bene che provo per te è immenso e sincero.
“Tu non sei sola, ci sono io con te!”, disse l’angelo porgendomi la mano. Mi asciugai gli occhi toccando lentamente la sua mano per poi afferrarla. La mano di una ragazza, forte e decisa, stava stretta in quella di un uomo, anzi un ragazzo sicuro di se e del suo amore. “Ti amo!”, sussurrò. Quelle parole risuonarono nella mia mente colpendo dritto al cuore.
Con me non ci parlo, no; se vuoi provaci tu a parlarmi. Spesso vado via da me stessa e poi torno; anch’io ho bisogno di un apostrofo di libertà per cercare accenti di felicità e prendermi delle licenze poetiche dalla mia vita quotidiana. Mi merito coriandoli di gioia e qualche sorriso in più.