Lailly Daolio – Stati d’Animo
Momenti. Esigo la mia solitudine, amo accoccolarmi tra me e me, sino ad addormentarmi così, avvinghiata alla mia anima e appoggiata al mio cuore.
Momenti. Esigo la mia solitudine, amo accoccolarmi tra me e me, sino ad addormentarmi così, avvinghiata alla mia anima e appoggiata al mio cuore.
Ci sono percorsi che a malincuore elaboriamo nei dettagli, hai fatto parte di quel percorso che a momenti è stato scontato, a momenti eterno, e a momenti troppo doloroso per poterlo ripercorrere senza provare un lieve sollievo.
Vivi l’oggi come se fosse una farfalla:iridescente e leggiadra nel suo volo;vivi l’oggi come se fosse un seme:sappi che da questo nascerà una pianta;vivi l’oggi con il coraggio di chi non è sicuro che ci sarà un domani,ma con la saggezza di chi ci crede fermamente.
Il male, per ingannarci, si veste di finto bene perché ci hanno insegnato che del bene ci si può fidare ciecamente.
Mi sento come l’aereo, che è precipitato. Distrutta. Mi sento come il deserto, che è monotono. Noiosa. Mi sento come il pilota, che è lì da solo. Disperata. Mi sento come l’elefante, che è stato mangiato dal serpente. Inghiottita. Mi sento come il bambino, che non viene preso sul serio dagli adulti. Incompresa. Mi sento come la pecora, che è stata disegnata nella scatola. Imprigionata. Mi sento come il pianeta, che è lontano. Piccola. Mi sento come il tramonto del sole, che è diventato abitudine. Senza valore. Mi sento come il baobab, che è un pericolo. Indesiderata. Mi sento come il vulcano, che sta per esplodere. Impaziente. Mi sento come il re, che si aspetta troppo. Delusa. Mi sento come il vanitoso, che vorrebbe essere ammirato. Insoddisfatta. Mi sento come l’ubriacone, che beve per dimenticare. Dipendente. Mi sento come l’uomo che accende i lampioni, oppresso dalla consegna. Schiacciata. Mi sento come il geografo, che vuol capire tutto ciò che esiste. Ignara. Ma sono anche il fiore, che ama il Piccolo Principe. Sono anche il Piccolo Principe, che vuole addomesticare la volpe. Sono la volpe, che riesce a fidarsi di qualcuno, costi quel che costi. E di me si deve prendere tutto, quello che sono e quello che non sono. Ma ho una paura dannata del morso del serpente.
Quando il corpo è ferito la mente non tarda a deviare dal cammino.
L’abbraccio unisce due mondi diversi e li veste con gli abiti del silenzio.