Lailly Daolio – Stati d’Animo
Le pareti del tuo cuore sono le mie mura di cinta. Lì si che mi sento dannatamente me stessa.
Le pareti del tuo cuore sono le mie mura di cinta. Lì si che mi sento dannatamente me stessa.
C’è un pensiero che mi chiede, timido, il permesso d’entrare. Non sa che tutto, in me, ha la sua forma e che se gli parlassi, parlerei con la sua voce, e a sentirsi, prenderebbe a tremare. A sentirlo, prenderei a tremare io.
Io sono così e se così non fossi, bisognerebbe diventarlo per esserlo fino in fondo perché, in fondo, non vorrei mai essere diversa o essere altrimenti.
I legami indissolubili. Annullano le regole della ragione e viaggiano sulle frequenze del cuore.
Che ne sai tu delle mie notti bianche, che ne sai delle mie paure, dei miei sogni infranti, delle mie speranze perdute. Che ne sai dei dolori, della mia anima inquieta, quei dolori che non smettono mai di farsi sentire.
Osservo e traggo le mie conclusioni. Non ho bisogno di consensi e plausi vari, sono consapevole di quello che sono e anche del fatto che quello che sono suscita invidia, gelosia e cattiveria. Ma a me poco importa, guardo e passo. E me ne “fotto”!
Sulla tavola misi un tovagliolo, una forchetta e il succo di arancia: mentre attendevo si cuocesse la mia colazione, guardavo fuori dalla finestra. Mi dava piacere. Era come aprire il sipario del palco scenico di un teatrino. Tiravo la cordicella e la tendina, fatta di finissime cannucce di legno, si avvolgeva lentamente su se stessa e… lo spettacolo iniziava.