Lailly Daolio – Stati d’Animo
Le emozioni. Pennellate di forti sensazioni che dipingono la tela dell’anima.
Le emozioni. Pennellate di forti sensazioni che dipingono la tela dell’anima.
Guai a chi parlerà delle nostre idee, non abbiamo idee, abbiamo pensieri. Le idee in conflitto portano a competizione, pensieri a conflitto dipingono quadri immaginari ricchi di colori, alcuni luminosi, altri sbiaditi.
Ciò che soltanto ora è visibile ai più, io lo scorsi molti anni prima. Piccole erano le mie mani per poterti afferrare saldamente. Debole ed insulsa era la mia voce, per far si che gli adulti mi dessero retta. Quel vortice nero che ti assorbiva lentamente avanzava ineluttabile. Cadesti nel eterno inganno di coloro che contrastano la propria natura, per cercare di essere una inezia come gli altri. Ora che quando ti guardo non ci sei, ora che sei andato a nasconderti in qualche angolo della tua anima, ora che le mie mani sono forti come poche, e la mia voce è possente quanto quella di un leone mi domando: è possibile risalire il vortice nero?
Le cose che ho imparato dai miei mille perché. Che con la consapevolezza dei se e dei ma e dei però non si è costruito nulla, ma si è demolito la certezza di tutto. Che nei miei dubbi ho cercato di entrarci ed uscirci, perché entrandoci fossi capace di capire i miei sbagli. Che lo sbaglio non è mai di una singola persona, ma sta in ognuno di noi la colpa. Che si può essere neutrali, ma la neutralità va applicata su tutti. Che si può credere a qualcuno, ma si deve credere anche all’altro. Che dagli sbagli bisogna imparare e non solo giudicare. Che tutti siamo vittime e carnefici di ogni nostra azione. Che ad ogni azione corrisponde una reazione. Che essere buoni, non significa essere sceme. Che non si può condannare gli altri e nascondere quello che noi facciamo. Che credo alla buona fede ma che poi le azioni dimostrano quello che siamo. Ora fra dubbi, verità, bugie, nulla è come è ma continuo a sperare, credere, amare.
L’unico modo di cambiare il il mondo è quello di mettersi tutti sullo stesso piano e smettere di giudicarsi ma tendersi la mano. Belli i miracoli, si!
Mi piace credere alla bontà di tutti. Essere ingenuo è il mio modo di essere felice.
Sapete cosa vi dico!? Che mi sono rotta notevolmente i coglioni di capire e di giustificare. Di ascoltare tutti, ma a me chi cazzo mi ascolta!? Chi è veramente pronto a capirmi o a provarci almeno!? Ora aprire bene le orecchie: Chi vuole provare a capire anche me bene; chi pretende solo di essere capito stia pure a tre passi dai coglioni, grazie!