Lailly Daolio – Stati d’Animo
Anche la più monotona delle giornate può terminare con quel gran finale che non ti saresti mai aspettato.
Anche la più monotona delle giornate può terminare con quel gran finale che non ti saresti mai aspettato.
Siamo solo polvere di stelle, piccole particelle invisibili, in cerca di un angolo di universo che ci accolga a sé e che ci protegga dal freddo dell’infinito.
Sono così. Non riesco a trattenere le emozioni. Quello che sento non mi può esplodere “dentro” al cuore.
La sofferenza è un vento come tutti gli altri può soffiare forte o piano ma prima o poi cambia direzione.
Sembra un velo che scorre sul tuo corpo, e tu provi quel dolce brivido che ti fa tremare le gambe, vorresti solo scioglierti come neve al sole, in un sorriso, una parola. La meraviglia sul volto di un bimbo, il suo ti voglio bene; la vicinanza della persona amata, quel suo modo di guardarti e tutto diventa incredibilmente magia.
Dovremmo smetterla di continuare a pensare a noi stessi, a quello che è giusto o meno per noi. Dovremmo smetterla di crearci paesaggi immaginari che ci rendono più pilastri gelidi che carne ed ossa. Dovremmo smetterla di guardare tra gli occhi degli altri per capire come leggere i nostri. Dovremmo smetterla di sentirci vivi in un mondo di morti. Dovremmo smetterla di cercare cose inutili che non migliorerebbero ne il nostro mondo e ne quello degli altri. Dovremmo ogni tanti prenderci una pausa dai nostri pensieri, quelli che ti consumano le ossa e il cervello, questo è il prezzo per sentirci liberi? Poi, lo saremo davvero un giorno o stiamo facendo tutto per niente, per tornare a posare sui vecchi pezzi di pietra?
Odio l’ambiguità della vita. Quante cose se le guardi da un lato dici “per fortuna” e se le guardi dall’altro dici “purtroppo”?