Lein Werrit – Frasi Sagge
Dovremmo avere estrema compassione per i moti involontari della nostra mente.
Dovremmo avere estrema compassione per i moti involontari della nostra mente.
Facendo domande si cresce. Accettando le risposte, si matura.
La solitudine, non deve essere obbligata perché te la impongono gli altri… ma la devi desiderare tu.
Sagge le parole delle nonne. Solo che ce ne accorgiamo troppo tardi. Perché nelle persone vogliamo vedere il bene, anche quando non c’è. Facile dire ti sono amico. Il difficile è restarti amico e accanto quando ne hai più bisogno. Ma è proprio allora, nella fragilità che ti rendi conto di chi c’è sempre stato e di chi ha giocato per mettersi forse in mostra. E a farlo sono soprattutto le persone che da te han sempre preteso presenza. Bisognerebbe ascoltare sempre le sagge parole delle nonne. E farne tesoro. Le parole volano. Gli amici, pochi, restano… e li scopri col tempo. Non con le facili parole.
Il topo saggio costruisce la tana con due uscite…
Il giorno più bello? OggiL’ostacolo più grande? La pauraLa cosa più facile? SbagliarsiL’errore più grande RinunciareLa radice di tutti i mali? L’egoismoLa distrazione migliore? Il lavoroLa sconfitta peggiore? Lo scoraggiamentoI migliori professionisti? I bambiniIl primo bisogno? ComunicareLa felicità più grande? Essere utili agli altriIl mistero più grande? La morteIl difetto peggiore? Il malumoreLa persona più pericolosa? Quella che menteIl sentimento più brutto? Il rancoreIl regalo più bello? Il perdonoQuello indispensabile? La famigliaLa rotta migliore? La via giustaLa sensazione più piacevole? La pace interioreL’accoglienza migliore? Il sorrisoLa miglior medicina? L’ottimismoLa soddisfazione più grande? Il dovere compiutoLa forza più grande? La fedeLa cosa più bella del mondo? L’amore.
Quando il tempo si fermacongela le tue emozioniquando le tue sembianze umane paiono svanireallora ci si accorge di esistere?Tuoni e lampi inaspriscono l’odierna esistenzamentre le scambievoli apparenze colmano il vuoto dipingono tratti altrimenti ciechidemandano a concetti altrimenti infondati.Navigando maniacalmente in un mare di sensazioni l’unica via di fuga è la sorda indifferenzache al pari della diffidenza emargina la sofferenza.