Leo Buscaglia – Frasi d’Amore
Se il mio amore è nevrotico, se è possessivo, se è malsano, non posso insegnarvi altro che un amore nevrotico, ossessivo e malsano.
Se il mio amore è nevrotico, se è possessivo, se è malsano, non posso insegnarvi altro che un amore nevrotico, ossessivo e malsano.
Sono andato nel recinto dei miei pensieri. È un’altra notte senza te, nell’apparire del giorno….
Dolce amore mio… sei per me il mare, io una piccola onda che s’infrangia sulla riva del tuo cuore… morendo tra la sabbia della tua anima.
Mi guardavi con dolce intensità e dalla luce dei tuoi occhi tessevi la mia anima…
Come si fa a prendere sonno, se nel silenzio ovattato di una notte senza stelle, il bisbiglio di un pensiero riecheggia roboante nella testa, inquietando la tranquillità che domina l’anima, quando la ragione regna sovrana e il cuore dorme in attesa? Il sentimento raggiunge il suo acme: diventa ossessione, né più, né meno, che passione; né più, né meno che amore. E il sonno più non fu che lieve spossatezza, scomparsa al ricordo dei suoi occhi; estinta alla memoria del suo sorriso; sepolta nel pensiero di lei.
Io ne ho visti di visi, occhi e sguardi, ma tu sei bella in un modo non terreno. Gli occhi non sono in grado di spiegare quello che vedono, quando entrano annegano nella tua bellezza.
Stavo per chiederti cosa ne avessi fatto del mio cuore, ma mi sono accorta che l’avevi già venduto!
Sono andato nel recinto dei miei pensieri. È un’altra notte senza te, nell’apparire del giorno….
Dolce amore mio… sei per me il mare, io una piccola onda che s’infrangia sulla riva del tuo cuore… morendo tra la sabbia della tua anima.
Mi guardavi con dolce intensità e dalla luce dei tuoi occhi tessevi la mia anima…
Come si fa a prendere sonno, se nel silenzio ovattato di una notte senza stelle, il bisbiglio di un pensiero riecheggia roboante nella testa, inquietando la tranquillità che domina l’anima, quando la ragione regna sovrana e il cuore dorme in attesa? Il sentimento raggiunge il suo acme: diventa ossessione, né più, né meno, che passione; né più, né meno che amore. E il sonno più non fu che lieve spossatezza, scomparsa al ricordo dei suoi occhi; estinta alla memoria del suo sorriso; sepolta nel pensiero di lei.
Io ne ho visti di visi, occhi e sguardi, ma tu sei bella in un modo non terreno. Gli occhi non sono in grado di spiegare quello che vedono, quando entrano annegano nella tua bellezza.
Stavo per chiederti cosa ne avessi fatto del mio cuore, ma mi sono accorta che l’avevi già venduto!
Sono andato nel recinto dei miei pensieri. È un’altra notte senza te, nell’apparire del giorno….
Dolce amore mio… sei per me il mare, io una piccola onda che s’infrangia sulla riva del tuo cuore… morendo tra la sabbia della tua anima.
Mi guardavi con dolce intensità e dalla luce dei tuoi occhi tessevi la mia anima…
Come si fa a prendere sonno, se nel silenzio ovattato di una notte senza stelle, il bisbiglio di un pensiero riecheggia roboante nella testa, inquietando la tranquillità che domina l’anima, quando la ragione regna sovrana e il cuore dorme in attesa? Il sentimento raggiunge il suo acme: diventa ossessione, né più, né meno, che passione; né più, né meno che amore. E il sonno più non fu che lieve spossatezza, scomparsa al ricordo dei suoi occhi; estinta alla memoria del suo sorriso; sepolta nel pensiero di lei.
Io ne ho visti di visi, occhi e sguardi, ma tu sei bella in un modo non terreno. Gli occhi non sono in grado di spiegare quello che vedono, quando entrano annegano nella tua bellezza.
Stavo per chiederti cosa ne avessi fatto del mio cuore, ma mi sono accorta che l’avevi già venduto!