Leonardo Omezzolli – Vita
Ci si deve riappropriare del c’ero, ho visto, ho vissuto, ho combattuto, dimenticando la possibilità di vedere il tutto a posteriori in separata sede.
Ci si deve riappropriare del c’ero, ho visto, ho vissuto, ho combattuto, dimenticando la possibilità di vedere il tutto a posteriori in separata sede.
La vita è una sigaretta: meglio finirla in fretta e godersela tanto da render rintronati, che lasciarla sciupare lentamente e, ad un tratto, accorgendosi che sta per finire, cercare di tirarne fuori quel po’ che rimane per un ultimo tiro insapore, prima che si spenga.
Più l’istruzione aumenta e più si è liberi e svincolati dalle regole della propria cultura!
Ogni sogno è un castello di sabbia che si costruisce meticolosamente ogni notte… ma al risveglio come ogni castello che si rispetti… un’onda violenta s’infrange sulla battigia e in un minuto lo spassa via.
Siamo solo numeri che reagiscono alla vita, prendiamo le occasioni e le moltiplichiamo all’ennesima potenza senza porci problemi, siamo parole che si perdono in un pensiero sincero che parla di una vita che avremmo voluto vivere, siamo persi nella coltre di un sogno che si fa strada in una strada fatta di porte chiuse senza serratura, fumiamo e beviamo per cercare risposte che non arrivano, siamo numeri senza nome che creano realtà alternative al nostro essere umani e privi di capacità di vedere al di la del nostro pensiero al quanto fragile.
Cade anche l’ultimo baluardo. La resistenza è stata sconfitta. Non resta che abbandonarsi alla storia. Inerme.
Non mi spaventa la diversità di pensiero tra uomini, ma l’assenza di pensiero.