Libero Bovio – Arte
Arte senza cuore. Primavera senza sole.
Arte senza cuore. Primavera senza sole.
Da Dio ho ricevuto in dono l’unico strumento per poter sopravvivere: l’arte.
Se ho provato momenti di entusiasmo, li devo all’arte; eppure, quanta vanità in essa! Voler…
Da Carmelo Bene, abbiamo appreso l’arte del disapprendere,dello sperpero dell’arte, della generosità autentica di chi è uscito dalla catena di montaggio. Dobbiamo a questo genio la lezionedi un arte che non consola, che non si arruffiana con il potere,che considera l’individuo non come facente parte di un socialecatalogato e omologato. Quando lo ascolti non sai cosa voglianodire quei testi. Il fatto è che nell’istante in cui Carmelo Benepronuncia una parola, in quell’istante, tu sai cosa vuol dire,un istante dopo: non lo sai più. Così il significato del testoè una cosa che percepisci, si, ma nella forma aereadi una sparizione. Lui diventa quelle parole e quelle parolenon sono più parole, ma voce. E suono che accadediventa ciò che accade, e dunque tutto… e il resto non è più niente.
Un bravo artista è destinato ad essere infelice nella vita: ogni volta che ha fame e apre il suo sacco, vi trova dentro solo perle.
C’è una differenza abissale tra pornografia e quello che mostra l’arte come forme non volgari, ma belle di per sé. Coprire i corpi nudi delle statue diceva e dice molto su una certa forma di bigottismo.
La bellezza non risiede soltanto nella fotografia, essa è in gran parte nascosta da astratti e frugati pensieri stimolati dalla curiosità e dal segreto che si cela nel pensiero deciso a catturare quel particolare momento.